Giacarta - Finali di Specialità (Day1): Melnikova, Nemour, Jarman, Hong e Whittenburg le prime stelle del Sud Est Asiatico
Le finali di specialità ai 53° Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica hanno regalato emozioni e spettacolo di altissimo livello. Dall’eleganza del corpo libero maschile all’energia delle parallele asimmetriche, passando per le evoluzioni del volteggio donne, i passaggi sul dorso del cavallo con maniglie e la testa in su per i maestri degli anelli, il venerdì di Giacarta ha confermato la supremazia di Stati Uniti, Gran Bretagna e Cina, in una prima giornata in cui non erano presenti atleti italiani in pedana. Assente forzato il numero uno in carica, l’israeliano Artem Dolgopyat, il britannico Jake Jarman, bronzo a Parigi, si è imposto nella finale sul quadrato centrale dell’Indonesia Arena, con un esercizio di grande difficoltà e di impeccabile esecuzione (14.866 punti), confermando le sue straordinarie qualità nella disciplina. Alle sue spalle il connazionale Luke Whitehouse (14.666) ha completato doppietta di Sua Maestà, mentre il filippino Carlos Yulo, già campione iridato ed olimpico, ha chiuso al terzo posto con 14.533. Ottima prova anche dell’americano Kameron Nelson, quarto con 14.133, ma fuori dal podio per pochi decimi. Sulla rincorsa dei 25 metri donne, la russa (sotto bandiera AIN) Angelina Melnikova, dopo l’all around di ieri, ha ritrovato la vetta del Pianeta Ginnico con una media di 14.466 punti, frutto di due salti precisi e ben controllati. La venticinquenne di Voronezh succede così alla brasiliana Rebecca Andrade. Argento per la canadese Lia-Monica Fontaine (14.033), mentre la statunitense Joscelyn Roberson completa il podio con 13.983. La belga Lisa Vaelen, pur autrice di un buon secondo salto, si è fermata ad un passo dalle medaglie. Finale tiratissima al cavallo con maniglie, dove il cinese Hong Yanming, malgrado l’ex aequo a quota 14.600 punti con l’armeno Mamikon Khachatryan, prevale su quest’ultimo per due decimi nella nota E (9.00 contro 8.80), prendendosi la corona di Rhys Mc Clenaghan. Terzo posto per l’americano Patrick Hoopes (14.566), che ha sfiorato l’impresa grazie ad un esercizio molto pulito. I tre, comunque, sembravano alla portata del nostro Gabriele Targhetta, che, purtroppo, in qualifica è rimasto inchiodato al ruolo di prima riserva Quarto un altro armeno, Hamlet Manukyan, a dimostrazione della solidità della scuola caucasica in questa specialità. Alle parallele asimmetriche, dominio netto dell’algerina Kaylia Nemour, seconda ai Mondiali di Anversa nel 2023 dietro la cinese Qiu Qiyuan. L’olimpionica degli staggi, autrice di un esercizio di difficoltà elevatissima (D-score 7.1) e perfettamente eseguito, con 15.566 punti regala un altro primato al suo Paese e all’intero Continente Africano. Seconda ancora Angelina Melnikova (14.500), che sale per la terza volta su tre finali sul podio indonesiano, e bronzo per la cinese Yang Fanyuwei con lo stesso punteggio ma una peggiore esecuzione (8.2 contro 7.8). Quarta la statunitense Skye Blakely, protagonista di una prova elegante ma leggermente imprecisa. A chiudere la giornata, la finale agli anelli, dominata dallo statunitense Donnell Whittenburg, che ha unito forza e pulizia per ottenere 14.700 punti e conquistare un meritato titolo sul castello, quello che due anni fa fu del cinese Liu Yang. Argento per il turco Adem Asil (14.566), già protagonista nelle qualificazioni, e bronzo per il cinese Lan Xingyu (14.500), campione olimpico a Bercy nel 2024. Solo quarto l’altro cinese Zhang Boheng, mentre il greco Eleftherios Petrounias, leggenda della specialità, si è fermato al quinto posto. Domani è in programma il secondo turno con Tommaso Brugnami che aprirà la giornata nella finale al volteggio uomini, a seguire la trave, le parallele pari, il corpo libero con Giulia Perotti e il gran finale alla sbarra dove sarà impegnato Carlo Macchini. Diretta su Rai Sport dalle 8.55 italiane fino alle 9.45 e poi su Rai Play fino alla fine, con la telecronaca di Andrea Fusco e il commento tecnico di Igor Cassina.


