Oggi i ragazzi dell’ItalGAM hanno provato l’attrezzatura del campo gara, targata Taishan. L’enorme "Indonesia Arena" a Senayan è un’esplosione di colori, un vero caleidoscopio di arancione vivo, fucsia, magenta, lilla e il blu della pedana del corpo libero. Un tale guazzabuglio che alla fine risulta pure gradevole, come un arcobaleno ginnico che accoglie i ginnasti nel primo giorno del podium training. Gli azzurri entrano, puntuali, alle 14.15, ora locale, la stessa delle qualifiche di domenica 19, nella terza delle otto suddivisioni degli uomini. La prima rotazione, quella agli anelli, va deserta, perché la FGI non ha portato gli specialisti del castello. Al volteggio tocca a Tommaso Brugnami e Thomas Grasso, che in comune non hanno solo il nome ma anche i due salti: Yurchenko e Kasamatsu, entrambi con tre avvitamenti e partenza da 5.2. Alle parallele pari c’è di nuovo il tempo per rifiatare, poi si passa alla sbarra dove Carlo Macchini e Yumin Abbadini testano il ferro con le loro evoluzioni, sotto gli occhi del DTN Giuseppe Cocciaro. Al corpo libero torna la coppia Brugnami-Grasso, di slancio sulle varie diagonali acrobatiche, assistiti dai tecnici Alberto Busnari, Gianmatteo Centazzo e Fabrizio Marcotullio. Si chiude al cavallo dove entrano in gioco Edoardo De Rosa, Gabriele Targhetta e ancora Abbadini. Yumin ha presentato un movimento originale, un Pinheiro - ossia un Pelle con le due maniglie tra le braccia - collegato alla salita in verticale in uscita, che è stato sottoposto all’attenzione del Comitato FIG per l’eventuale riconoscimento.

“Ci sono stati anche degli errori – commentano un po’ all’unisono i quattro coach – però, considerato che i ragazzi devono ancora smaltire il jet lag diciamo che non è andata male, anzi. Siamo solo al secondo giorno in Indonesia, stiamo prendendo confidenza con attrezzi diversi dalle solite marche che si trovano in Europa, e va sempre meglio. La condizione fisica è in salita. Alla sbarra Yumin ha inserito il Suarez in apertura, il Piatti teso avvitato, che è il fulcro del nuovo esercizio, mentre Carlo ha provato la sequenza con Pegan, Cassina, Gienger e Kovacs carpio, che potrebbe diventare un Kolman, a seconda di come se la sente. Corpo libero e volteggio sono apparsi più fluidi rispetto alla palestra del warm up, mentre al cavallo, specialità sempre ostica, sono state prese bene le misure. Ora ci sono ancora due giorni per ambientarsi e arrivare pronti domenica”.

“Sensazioni positive – conferma Brugnami – ho trovato un buon feeling con ambedue gli attrezzi, e che sorpresa entrare in questo palazzetto gigantesco. Con il pubblico sugli spalti sarà davvero emozionante”. “Il volteggio sul campo gara è tutta un’altra cosa rispetto alla sala di allenamento – aggiunge Grasso – Al corpo libero abbiamo provato le parti più complicate, senza preoccuparci troppo di fare la routine per intero”. “L’atmosfera è buona, mi piace il design dell’impianto, mette allegria – ci confida Macchini in zona mista, prima di andare a fare le foto ufficiali per la sport presentation – La sbarra non mi dispiace affatto, c’è da aggiustare qualcosa, ma abbiamo tutto il tempo”. “Per quanto mi riguarda – si inserisce De Rosa - non ho trovato il cavallo tanto diverso da quello nella training hall. È andata bene, abbiamo provato quello che ci serviva, ora testa alla gara”. Domani sono previste ancora due suddivisioni maschili e poi cominciano le donne con tre delle loro dieci. Le Fate, inserite nella quinta, saliranno sul Field of Play di Giacarta sabato mattina, alle 11.30, le 6.30 italiane. Poi dal 19 si comincia a fare sul serio, con le qualifiche GAM.

Foto Filippo Tomasi

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