Parigi - Targhetta e Grasso in pole-position. Carlo III in finale alla sbarra di Bercy, finalmente!
Gabriele Targhetta comanda le qualifiche della Challenge di Parigi al cavallo con maniglie, con il punteggio più alto di giornata, 15.166. Con una nota di partenza da 6.0 e un’esecuzione da 9.166, che lascia poco spazio ai giudizi, il talento della Spes Mestre, seguito da Gianmatteo Centazzo, mette in fila i due rivali kazaki con i quali si era dovuto misurare anche agli Europei di Lipsia, in Germania. Nariman Kurbanov, con due decimi in più di difficoltà ma una routine meno precisa del brianzolo, si piazza a 66 millesimi dalla vetta, con 15.100. Terzo, provvisorio, Zeinolla Idrissov con 14.600 (D. 5.900 – E. 8.700). Rivedremo in finale, domani, anche il belga Kilan van der Aa (14.466), il britannico Alexander Yolshin-Cash (14.166), l’armeno Hamlet Manukyan (14.133), il croato Mateo Zugec (13.933) e l’irlandese James Hickey (13.933). Resta fuori invece Yumin Abbadini, diciassettesimo a quota 13.300 (D. 4.300 – E. 9.000). Giornata storta per il ginnasta bergamasco, allenato da Alberto Busnari, che manca anche l’accesso alla sbarra, dove con 13.100 (D. 5.700 – E. 7.400) è solo seconda riserva. Bene, invece, Carlo Macchini, che cancella i brutti ricordi olimpici dell’Arena Bercy, tirando fuori sul ferro orizzontale una prestazione da 14.300 (D. 6.100 – E. 8.200), la terza dell’ottetto che va in finale, dietro al cinese Taipei Tang Chia-Hung, leader odierno con 14.766, e al britannico Joe Fraser, secondo con 14.433. L’agente delle Fiamme Oro se la dovrà vedere, nella final eight di domenica, anche con i francesi Kevin Carvalho (14.000) e Anthony Mansard (13.733), il colombiano Angel Barajas (13.733), lo svizzero Noe Seifert (13.500) e lo spagnolo Unai Baigorri (13.433). Il terzo exploit azzurro arriva dal riminese Thomas Grasso, che dopo un anonimo 10.700 (D. 5.100 - E. 5.600) al corpo libero, perfeziona due salti al volteggio da applausi - lo Yurchenko con triplo avvitamento da 14.300 (D. 5.200 – E. 9.100) e il Kasamatsu con triplo da 14.033 (D. 5.200 – E. 8.933 Pen. -0.10) – per una media (14.166) da numero uno. Rincorrono, sulla pedana francese dei 25 metri, nell’ordine, lo spagnolo Sergio David Kovacs (13.866), il giapponese Mikito Endo (13.700), lo svizzero Luca Giubellini (13.599), il taiwanese TSENG Wei-Sheng (13.550), il norvegese Sebastian Sponevik (13.533), il finlandese Joona Reiman (13.516) e il cinese Josue Armijo (13.516). Grande soddisfazione, almeno per ora, da parte della delegazione FGI guidata dal giudice Fulvio Traverso, alla quale si è unito anche l’ex team manager GAM, l’attuale Presidente Andrea Facci. A poche settimane dai Mondiali individuali di Giacarta, in Indonesia, tre nazionali su quattro centrano la finale di specialità in Coppa del Mondo, e due di loro con il punteggio più alto.