




Roma - 65 anni fa Il bronzo olimpico dei gladiatori di Caracalla
Oggi, 7 settembre, 65 anni fa. Chi ha in mano un biglietto speciale (nella foto) si prepara per assistere ad una delle finali più emozionanti dei Giochi della XVII Olimpiade, quella del concorso generale a squadre di Ginnastica Artistica Maschile. Come tutto il programma della ginnastica anche questa competizione, sviluppata su tre giorni, dal 5 al 7 settembre 1960, si svolge presso le spettacolari Terme di Caracalla, inaugurate nel 217 dallo stesso Imperatore al quale sono intitolate. L'impianto studiato per i Giochi è eretto nella palestra laterale sinistra guardando il boccascena dell'attuale teatro lirico. Tutto il campo di gara è completamente libero alla visuale, dando vita ad un teatro eccezionale per un evento unico.
La squadra italiana, formata da Franco Menichelli (Roma, 3 agosto 1941), Giovanni Carminucci (San Benedetto del Tronto, 14 novembre 1939 – Roma, 17 febbraio 2007), Angelo Vicardi (Melegnano, 9 ottobre 1936 – Melegnano, 1º gennaio 2006), Pasquale Carminucci (San Benedetto del Tronto, 29 agosto 1937 – Roma, 22 febbraio 2015), Gianfranco Marzolla (Donada, 9 gennaio 1937) e il capitano Orlando Polmonari (Ferrara, 11 marzo 1924 – Ferrara, 27 agosto 2014), ha un obiettivo ben preciso da centrare, il podio, ma sanno che non sarà per nulla facile.Tra gli scatti più iconici ne vediamo uno con gli azzurri profondamente concentrati nell'osservare l'esercizio di Vicardi.
Il resto è Storia, il susseguirsi delle rotazioni è rapido in un concorso che prevedeva esercizi liberi e obbligatori al corpo libero, al volteggio, alle parallele, alla sbarra, agli anelli e al cavallo con maniglie per ognuno dei 6 atleti delle 20 nazionali qualificate. La lotta per l’Oro diventa presto un affare a due tra Giapponesi, che la spunteranno, e Russi. Ma il bronzo no, il bronzo è lì alla portata. Pochi, pochissimi, punti, racchiudono i nostri, la Cecoslovacchia, gli Stati Uniti, la Germania e Polmonari lo sa (nella foto con il nipote Claudio Pasquali, primo allenatore della squadra maschile della Palestra Ginnastica Ferrara che, quest’anno, ha conquistato un incredibile Scudetto tricolore). Orlando sale al cavallo con maniglie, il suo “attrezzo”, e ottiene il punteggio di 9.50, il risultando migliore tra gli azzurri, contribuendo a scavare quel piccolo divario di meno di due punti che consentirà al sestetto italiano di coronare il sogno di gloria. La medaglia di bronzo è loro, pronta per essere appesa al collo e consegnata alla leggenda.
di Mirko Rimessi