Dopo il bronzo nello speed di Parkour conquistato dal bresciano Andrea Consolini, i World Games di Chengdu regalano all’Italia un altro splendido podio. Questa volta arriva dall’Aerobica che con il quintetto conquista la medaglia d’argento, alle spalle dei padroni di casa della Cina, leader con 20.265. Sara Cutini (Artistica Porto Sant’Elpidio), Matteo Falera (Ginnastica Agorà), Marcello Patteri (Polisportiva Mistral), Davide Nacci e Francesco Sebastio(Ginnastica Francavilla), secondi in qualifica con 19.215, conservano la piazza d’onore anche in finale, grazie ad uno straordinario 19.615. La stessa composizione a Birmingham nel 2022 ottenne la medaglia d’oro, alla quale si aggiunse poi l’argento del Trio. Il piazzamento in Cina, dunque, a tre anni di distanza, rappresenta non solo una limpida dimostrazione di forza del team di Vito Iaia ma una conferma della qualità dell’intero movimento AERO FGI. Con questa ulteriore affermazione infatti sale a 7 il computo complessivo dei podi italiani ai Giochi Mondiali di tutti i tempi, contando pure il bronzo e l’argento di Giovanna Lecis ad Akita in Giappone nel 2001 e a Duisburg, in Germania, nel 2005, quando la romana vinse un altro bronzo in coppia con Wilkie Satti Sanchez e lo stesso Iaia trionfò con l’oro nell’individuale maschile. In altre edizioni (1997 Lahti; 2009 Kaohsiung; 2013 Cali; 2017 Wrocław) l’Italia invece non andò a medaglia pur prendendo parte alle gare. È quanto è successo a Falera in coppia con Lucrezia Rexhepi della Ginnastica Valentia. Il duo misto della delegazione di Luisa Righetti,  qualificatosi con il terzo punteggio e un 19 tondo, sembrava lanciatissimo verso l’obiettivo, ma poi è stato frenato in finale a quota 17.400 da un errore su una difficoltà. Risultato, a festeggiare sul podio sono saliti, nell’ordine, Giappone (20.150), Azerbaijan (19.750) e Ucraina (18.900), senza nulla togliere però alla qualità del binomio azzurro, che rimane tra i migliori della manifestazione. Domani si torna in pedana con Trio e Dance, la caccia ai metalli pesanti è ancora aperta e la sensazione, a Casa Italia, è che non sia finita qui! 

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