




Desio - Il premondiale brianzolo diventa il quadrangolare dell'amicizia: Italia, Germania, Francia, Slovenia e San Marino, insieme verso Rio de Janeiro
L’ultima verifica prima dei Mondiali di Rio de Janeiro si è trasformata in una grande festa dei piccoli attrezzi. L’Accademia internazionale di ginnastica ritmica, sabato scorso, ha richiamato in Largo Atleti Azzurri d’Italia, Germania, Francia e Slovenia, per un test quadrangolare in vista della rassegna carioca. Sette le individualiste in gara: gli agenti delle Fiamme Oro della Polizia di Stato Sofia Raffaeli e Tara Dragas, che rivedremo anche in Brasile, Giorgia Galli della San Giorgio 79 di Desio e Viola Sella della Forza e Coraggio Milanese - con le rispettive allenatrici Bilyana Diakova, Spela Alenka Mohar Elena Aliprandi e Daniela Vergani - la slovena Alja Ponikva e le francesi Lily Ramonatxo e Maena Millon. La squadra italiana - composta dagli avieri del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare Laura Paris, Giulia Segatori e Alexandra Naclerio, da Sofia Sicignano e Chiara Badii della S.G. Raffaello Motto di Viareggio, da Laura Golfarelli dell’Eurogymnica di Torino e in panchina, con le tecniche Mariela Pashalieva, Valeria Carnali e la coreografa Diana Lecchi, dalle attuali seconde linee Lorjen D’Ambrogio e Serena Ottaviani – si è misurata con la rappresentativa tedesca, in un clima di grande energia positiva e affiatamento, nonché di reciproco scambio tecnico.
Poco contano i punteggi, visto che si trattava di un’amichevole con la possibilità di ripetere gli esercizi, anche se era presente una giuria internazionale composta dalle varie nazionalità in pedana, inclusi gli ufficiali FGI Alexia Agnani, Emanuela Agnolucci, Ilaria Pecorari e Isabella Zunino Reggio. Il confronto è stato molto utile alle ginnaste e ai loro staff per limare gli ultimi dettagli con quella leggera pressione del confronto ufficiale, a pochi giorni dalla partenza oltreoceano per il Campionato del Mondo. Il segretario e il direttore di gara, Alberto Marelli e Fabio Gaggioli, hanno garantito il regolare andamento della manifestazione, mentre i fisioterapisti Diego Losa e Alessio Sauchelli erano a disposizione delle atlete con trattamenti pre e post routine. La struttura di Desio, dunque, si è trasformata per un giorno, in un grande centro sportivo internazionale, dove si sono incontrate culture diverse accomunate dalla stessa passione, su una rampa di lancio speciale che proietterà i partecipanti dalla Brianza al Brasile.
“Questi sono momenti fondamentali sia da un punto di vista ginnico sia relazionale – ha detto nel suo saluto il Presidente Andrea Facci, direttore tecnico ad interim della ritmica italiana, accompagnato per l’occasione dal consigliere federale Oreste De Faveri e da Nicolò Maffeis, guida del Comitato regionale Lombardia– Ringrazio Dominique Merieux, presidente della Federazione francese, il collega tedesco, a capo della DTB, Alfons Holzl, lo sloveno Damjan Kralj, numero uno della Federazione di Lubiana, e il massimo dirigente della ginnastica sanmarinese, Fabrizio Castiglioni, che doveva essere qui con un’atleta, infortunatasi all’ultimo momento, ma non ci ha fatto comunque mancare il supporto dei suoi giudici. Ecco, è questa stretta collaborazione che abbiamo instaurato tra i nostri Enti la notizia più bella della giornata. Desio sta diventando un luogo di incontro e di confronto, un centro aperto di aggregazione nazionale che si sta allargando anche all’estero, costruendo relazioni di amicizia che superano i confini delle rispettive palestre”.
L’augurio conclusivo è di ritrovarsi presto al Parco Olimpico di Barra da Tijuca, dove si disputarono i Giochi del 2016, per vivere nuove emozioni, conservando sempre il ricordo di un pomeriggio d’inizio agosto quando si prepararono insieme - Italia, Germania, Slovenia e San Marino - allo sbarco in Sud America. E in un mondo senza barriere geografiche, in un immaginario ponte interdisciplinare tra piccoli e grandi e attrezzi, il pensiero di tutti è andato a Lorenzo Bonicelli, l’azzurro della squadra di artistica infortunatosi durante le Universiadi ad Essen, nella regione tedesca della Ruhr. Il “FORZA BONNI” si è alzato alto, tra le gigantografie dell’impianto di ritmica, ed è ormai un grido di affetto e vicinanza ginnica, comprensibile in tutte le lingue e a qualunque latitudine.