L’avevamo annunciato ad inizio aprile, quando il progetto stava prendendo forma (CLICCA QUI) ed è bello darvene un riscontro proprio mentre a Rimini, in questi giorni, si celebra l’evento più importante della Ginnastica per Tutti a livello nazionale. Dopo i campionati europei di ginnastica artistica, svoltisi a Lipsia, in Germania, a fine maggio, cinque meravigliose ginnaste hanno preso parte alla Master Gymnastics Team World Cup, il campionato mondiale per i veterani. La nazionale italiana era composta da Zsuzsanna Matulai (categoria 70+), Désirée Girgenti (categoria 50-59), Monika Takacs (categoria 40-49) e Nikolett Jager (categoria 30-39), divise per le varie fasce d’età. All’ultimo si è aggiunta Michaela Schneider, atleta italo-tedesca, nella fascia 60+. Alla competizione hanno preso parte otto Federazioni: USA, Giappone, Brasile, Canada, Germania, Irlanda, Gran Bretagna e Italia. Davanti a centinaia di spettatori, provenienti da tutto il mondo, uomini e donne tra i 30 e i 75 anni hanno presentato i loro esercizi, mandando in visibilio un pubblico entusiasta pronto ad applaudire gli sforzi dei ginnasti con i capelli più bianchi. Il team italiano ha eseguito routine molto complesse e spettacolari (considerando che, aumentando l’età, gli elementi più difficili sono maggiormente premiati) con una precisione che ha pagato rispetto, per esempio, alle americane, meno pulite dal punto di vista esecutivo. La nostra squadra è riuscita ad arrivare sul secondo gradino del podio con un totale di 173,050 punti, alle spalle delle padrone di casa, il gruppo tedesco, medaglia d’oro con 178,900, e davanti al Team USA, terzo a quota 172,750. Al fantastico risultato ha contribuito, di certo, l’exploit di Desirée che, nella categoria 50+, è riuscita ad avere il primato individuale su ben tre attrezzi, con esercizi sempre molto precisi Zsuzsanna, spinta dall’adrenalina, ha deciso di presentare un nuovo salto al volteggio che ha pagato con un +0,60 decisivo, visto che le americane sono finite dietro di appena uno 0,30. Michaela ha contributo al totale della squadra con ben due punteggi. Monika (40+) e Nikolett (30+) hanno avuto, invece, il compito più arduo, dal momento che erano le rappresentanti più giovani, e il loro apporto è stato fondamentale.

Che emozione indescrivibile, tornare di nuovo in pedana dopo quasi cinquant’anni anni – ha commentato a caldo Zsuzsanna - Non vedo l’ora di riprendere ad allenarmi per le prossime gare master. La signora giapponese di 73 anni che è riuscita a fare la rondata flick al corpo libero è stata una vera ispirazione per me. Se ci è riuscita lei, lo devo fare anche io!”. “C’è qualcosa di profondamente speciale nel gareggiare di nuovo su una pedana internazionale – ha aggiunto Desiree - Questa competizione non è stata soltanto un evento sportivo, ma un’esperienza emotiva intensa. La ginnastica, in questo contesto, torna ad essere quello che è sempre stata: una scuola di determinazione, impegno e coesione. Perché lo sport non finisce con l’agonismo giovanile: può continuare, evolversi e accompagnarci per tutta la vita”. Mentre sfilavamo per le premiazioni – ci svela Monika - non sapendo i risultati ero un po’ preoccupata, ci tenevo ad una medaglia. Quando poi hanno chiamato le americane al terzo posto ho dovuto trattenermi dal tirare un urlo di felicità. Non solo sul podio, ma addirittura sul secondo gradino. Non vedo l’ora di tornare in palestra per continuare ad allenarmi per le prossime gare”. “È stata un’emozione indescrivibile gareggiare di nuovo dopo sette anni – conclude Nikolett - L’atmosfera era fantastica nel palazzetto ed era bello vedere la gioia e il rispetto di tutti verso la ginnastica e verso le atlete in gara. Le mie compagne di squadra hanno gareggiato benissimo e sono davvero grata all’Italia per averla potuta rappresentare”. Il prossimo appuntamento del Master Gymnastics Team World Cup è fissato nel 2027 a Tokyo. Gamba “ragazze”.

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