Le finali di Coppa del Mondo di Ginnastica Aerobica a Tokyo hanno visto gli atleti italiani salire sul podio in tre diverse categorie, conquistando due meravigliosi argenti e un bronzo. L’atmosfera elettrizzante dell'arena giapponese ha fatto da cornice alle straordinarie performance degli azzurri, capaci di emozionare il pubblico con la loro eleganza, potenza e precisione tecnica.

Nell’individuale maschile la gara è stata una vera battaglia tra giganti nella quale Davide Nacci ha saputo conquistare una prestigiosa medaglia argento con 19.900 punti. Un'esibizione carismatica valutata solo mezzo decimo in meno dello spagnolo Mane, oro con 19.950 e due decimi in più del cinese Zhang, bronzo con 19.700. Nella stessa specialità Francesco Sebastio ha totalizzato 19.300 punti validi per la quinta posizione alle spalle dell’atleta di Cina Taipei, Lian-Jun Wei, finito ai piedi del podio con 19.450.

Davide Nacci ha poi replicato l'impresa nella gara con il Gruppo, dove ha trascinato la squadra composta anche da Matteo Falera, Marcello Patteri, Francesco Sebastio e Sara Cutini a un altro splendido argento con 19.210, alle spalle solo della Cina, prima con 19.260. Anche in questo caso, l’Italia ha brillato per dinamismo, precisione e grande carisma, confermandosi una delle squadre più competitive sulla scena mondiale.

È stata poi la volta del Trio. Il terzetto azzurro ha saputo conquistare un’altra medaglia per la spedizione FGI nel Sol Levante, questa volta di bronzo. Davide Nacci, Francesco Sebastio e Sara Cutini, infatti, hanno totalizzato 18.865 punti finendo sul terzo gradino del podio dietro a Cina (19.700) e Bulgaria (19.207).

Un plauso va anche alle performance di Sara Cutini e Arianna Ciurlanti nell’individuale femminile. Le due ginnaste hanno concluso la loro gara rispettivamente in quarta e quinta posizione a pari merito, anche se il regolamento ha premiato la prima per la nota E più alta. Il podio di questa specialità è stato riempito da due francesi, Maelys Lenclos e Clara Lestruhaut e dalla bulgara Borislava Ivanova. Tra le otto coppie miste che hanno guadagnato l’accesso alla finale c’era anche quella formata da Matteo Falera e Lucrezia Rexhepi. Il tandem azzurro si è dovuto fermare in settima posizione dopo una gara veramente tiratissima che ha visto cinque formazioni su otto battersi fino all’ultimo elemento per le ultime medaglie in palio che, alla fine, sono andate al Giappone (20.000), all’Azerbaigian (19.400) e all’Ungheria (18.950).

Questi straordinari risultati sono il frutto di un lavoro meticoloso, di sacrifici quotidiani e di una passione che traspare da ogni movimento in pedana. Gli azzurri hanno dimostrato non solo un eccellente livello tecnico, ma anche un cuore immenso, portando in alto il Tricolore in una competizione tra le più attese del calendario internazionale. Con i podi odierni, la ginnastica aerobica italiana conferma la sua costante crescita e si prepara ad affrontare i prossimi appuntamenti internazionali con ancora più determinazione e fiducia con lo sguardo fisso verso gli Europei di Ganja, in Azerbaigian, in programma dal 14 al 16 novembre.

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