Parigi - Farfalle in rampa di lancio. Maurelli: "Felici per le Fate, speriamo di festeggiare insieme in Italia"
Nella giornata delle qualificazioni individuali, la squadra di ritmica è in allenamento al Complete Sportif de l’Ile des Vannes, a mezzo chilometro dal Villaggio Olimpico. Le Farfalle, seguite da Emanuele Maccarani e Valentina Rovetta, ieri hanno preso confidenza con il campo di gara, all’Arena Porte de La Chapelle e le sensazioni sono state positive, come per tutto il resto, qui a Parigi. A raccontarlo è la capitana, Alessia Maurelli, la veterana del gruppo e, insieme a Martina Centofanti, colei che ha già due esperienze alle spalle, dopo Rio de Janeiro e Tokyo. "Siamo al villaggio ormai da quattro giorni ed è un po’ meno popolato rispetto ai primi giorni delle Olimpiadi – ha raccontato la ventisettenne di Rivoli, ferrarese di adozione (ne farà 28 il prossimo 22 agosto) - Abbiamo trovato un ambiente bello, comodo, accogliente, i famosi letti sono abbastanza comodi, anche la mensa, c’è tutto il necessario. In questo momento direi che è organizzata bene. Gli allenamenti stanno andando nel modo giusto, e il campo gara è molto bello. Abbiamo preso le misure, luci e pedana e tutto quello che serviva per essere più pronte, oggi facciamo il nostro allenamento della vigilia per definire le ultime cose e poi inizierà anche per noi la nostra Olimpiade". Inevitabile un riferimento per i successi delle colleghe dell’artistica e subito gli occhi delle Farfalle si sono illuminati di goia. "Le vittorie di Alice e Manila (D'Amato ed Esposito, ndr), come quelle di tutta la squadra, da una parte ci hanno fatto sognare e dall'altra ci hanno caricato ancora di più, perché, in generale, la ginnastica italiana è venuta fuori per quello che è: una superpotenza. Questa cosa è una spinta in più per tutto il movimento non solo dell'artistica ma anche della ritmica. Siamo orgogliosissime di loro, sono ragazze fantastiche, si meritano tutte le medaglie che hanno preso e non vediamo l'ora di festeggiare insieme, in Italia”. Nella squadra azzurra ci sarà anche l'esordiente Laura Paris, che, nomen omen, non poteva che iniziare da Parigi: “Per me è tutto nuovo in questo ambiente olimpico, a differenza delle mie compagne che sono alla terza o alla seconda esperienza. Qui si respira un clima a sé, sembra di essere in un mondo magico, spero di riuscire a vivermela il meglio possibile e di tornare a casa con sensazioni positive". “Sono estremamente soddisfatta – ha chiosato la DTN Maccarani - le ragazze hanno eseguito per intero gli esercizi di gara, poi abbiamo provato alcuni pezzetti che destavano criticità, dovute però all’ambiente. Nel misto, ad esempio, c’è un angolo della pedana, avanti a sinistra, dove arriva tanta aria condizionata, e quindi c’è stato in piccolo errore perché la coda del nastro è tornata addosso alla ginnasta, nella preparazione. L’abbiamo segnalato e speriamo girino il bocchettone. In quel punto noi abbiamo l’atleta con due nastri in mano quindi ci dà noia. Ma anche se rimane tutto così la ginnasta sarà preparata all’evenienza. Per questo è fondamentale provare. I body sono stati pensati e disegnati per caratterizzare il movimento delle ginnaste sulla musica. Colori, fattura, riportano il messaggio del carattere musicale. Sono molto ricchi soprattutto i nastri, perché monocolore, e quindi su questo campo di gara spiccano entrambi. E abbiamo già ricevuto molti complimenti”. Domani si comincia alle 10.00 con il concorso di ammissione a squadre. Alle 12.30, ossia al termine delle due rotazioni, conosceremo gli otto quintetti, sui quattordici di partenza, che si ritroveranno sabato 10 agosto, alle 14.00, per la corsa al podio. Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti e Daniela Mogurean si presentano come i bronzi in carica. Assenti Russia e Bielorussia, se la dovranno vedere, in particolare, contro le olimpioniche della Bulgaria, Israele e Spagna, per quanto riguarda l’Europa, Cina e Brasile nel resto del mondo. Gli esercizi sono montati su bravi divenuti ormai iconici: lo scherzo molto vivace dalla Symphony No. 9 di Beethoven rivisitato dagli Audiomachine, nei cinque cerchi, e L'estasi dell'oro di Ennio Morricone, sul misto 2 palle e tre nastri. Pezzi da brividi associati a coreografie da sogno, in un mix da illuminismo dello sport, con un tocco di romanticismo italiano.