Manca meno di un mese e prenderà il via la Gymnaestrada di Amsterdam 2023. E tornerà proprio in Olanda, dove, 70 anni fa a Rotterdam, andò in scena la primissima edizione mondiale della manifestazione ginnica non competitiva. Giusto il tempo, per tutti i partecipanti delle 19 società italiane che vi prenderanno parte, di preparare le valigie, provare per un’ultima volta le performances – che abbiamo avuto modo di ammirare in occasione della Ginnastica in Festa alla Fiera di Rimini nella giornata dedicata alla Gymnaestrada nazionale – e partire alla volta della capitale dei Paesi Bassi per un evento a dir poco spettacolare, per lo spirito di comunità e per i valori dello sport di base che sa trasmettere.

Quando nasce la Gymnaestrada?

Appunto, 70 anni fa, a Rotterdam quando un gruppo di atleti stavano ultimando la preparazione per il primo vero spettacolo della Gymnaestrada Mondiale. L’evento era ispirato all’incontro chiamato “Lingiade”, di cui nel 1939 la Svezia era stata promotrice e primo paese ospitante. Solo nel 1949 la Federazione Internazionale di Ginnastica decise di organizzare un meeting internazionale che chiamò, appunto, Gymnaestrada: la prima edizione ufficiale si tenne nel 1953 a Rotterdam. E fu un grandissimo successo! Parteciparono oltre 4 mila ginnasti da 15 paesi diversi, con circa 100 mila spettatori paganti. Si dormiva nelle scuole, si girava la città, gli stadi, gli impianti per assistere a tutte le performances, si ammiravano le cerimonie di apertura e di chiusura. Tutte tradizioni che sono rimaste immutate per 70 anni e che si rinnoveranno ancora una volta nella nuova edizione ad Amsterdam.

L’etimologia e la storia

Il nome deriva da due parole, la cui etimologia è piuttosto chiara. Infatti, nasce dall’unione di “gymna”, che significa ginnastica, e “strada”, a rappresentare il luogo che riunisce l’anima non competitiva della ginnastica tra parchi e teatri. Dall’esordio a Rotterdam si è giunti alla 17ᵃ edizione della Gymnaestrada, che andrà in scena dal 30 luglio al 5 agosto tra le strade di Amsterdam. L’evento culturale della FIG, che non mette in palio titoli e medaglie ma sviluppa e coltiva lo scambio multiculturale, la tolleranza, il benessere individuale attraverso i valori della ginnastica, si è tenuto l’ultima volta nel 2019 a Dorbin, in Austria. Si svolge ogni quattro anni in una città diversa e, per numero di partecipanti è secondo soltanto ai Giochi Olimpici estivi. Il fondatore Johannes Heinrich Francois Sommer, che praticò ginnastica fino a 93 anni, seppe raccontare il cuore della Gymnaestrada: “La competizione non è necessaria alla ginnastica. Ci deve essere, ma la ginnastica deve essere soprattutto rilassante, una parola collettiva di esercizio fisico: questo è lo sport più puro”. Per questo Sommer volle organizzare un festival della ginnastica senza premi o medaglie in palio, ma che riunisse tante nazioni, ginnasti e volontari, per dare l’opportunità di confronto, incontro, conoscenza e condivisione. Riprendendo lo spirito di Ling, fondatore della ginnastica in Svezia e ideatore dell’evento precursore della Gymnaestrada, Sommer fece suo il motto: “La Gymnaestrada non è contro le Olimpiadi o lo sport di alto livello. È semplicemente un’altra faccia della ginnastica”.

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