Le speranze di ritrovare viva Anna Claudia Cartoni si affievoliscono ogni ora che passa. I social si riempiono di messaggi di dolore. Una tragedia inaudita ha colpito la famiglia della ginnastica italiana. Una delle sue figlie più amate, un’ex ginnasta, tecnico e giudice di livello internazionale, è ancora dispersa dopo l’incidente nautico del Giglio. La Federazione è sconvolta per la probabile perdita di una figura importante, vista la responsabilità di raccordo tra gli uffici del settore tecnico e le palestre, e di una donna eccezionale, che, malgrado la sofferenza per la disabilità della figlia, aveva sempre il sorriso sulle labbra e un modo gentile ed ottimista di affrontare un’esistenza difficile. Il suo libro, “Irene sta carina, una vita a metà”, edizioni Harpo, è un esempio di umanità sconfinata che ha dato, dà e darà forza a tutti coloro che si trovano in una situazione simile. “Siamo sconvolti – confessa il Presidente Tecchi, raggiunto subito dall’angosciante notizia – Anna Claudia è una colonna della nostra Federazione, un’impiegata modello. Il suo lavoro, svolto con dedizione, serietà e tanta passione, è fondamentale per il nostro funzionamento. La sua esperienza a bordo pedana un valore aggiunto, e il suo spirito positivo irradiava tutti noi di energia”. Anna Claudia è cresciuta nella Ginnastica Flaminio, società pluripremiata affiliata alla FGI e appartenente al polisportiva Lazio. Sotto la sua guida Maria Teresa Gargano vince il bronzo agli Europei di Amsterdam 2004 e nello stesso anno partecipa alle Olimpiadi di Atene. “Ci siamo salutati prima del week end e ci siamo dati appuntamento all’inizio di agosto – ricorda commosso il Segretario generale Roberto Pentrella, che ha condiviso con la Cartoni un lungo cammino, sia societario che federale – Ho tanti ricordi insieme a lei, lavorativi e personali. Quando aspettavamo le nostre figlie, praticamente coetanee, con Nando, suo marito, immaginavamo di portarle a passeggio insieme. Poi Irene ha avuto tante complicazioni ma i suoi genitori si sono stretti intorno a lei con un amore indissolubile. Tra pochi giorni Anna Claudia avrebbe compiuto sessant’anni e credo stessero preparando i festeggiamenti. E’ uno strazio inaudito!”. Come giudice era amata e rispettata da atlete e colleghe per la sua autorevolezza e preparazione. “Conosceva il Codice alla perfezione – conferma la Referente Nazionale di Giuria, Gioconda Raguso, che la convocava sempre per le competizioni nazionali e zonali - In quest’ultime era una garanzia di equilibrio, capace di appianare ogni conflittualità. Meticolosa, affidabile, imparziale, sempre alla ricerca della bellezza del gesto tecnico. Integerrima con quel buon senso e quella flessibilità che, da ex allenatrice, provenivano dalla sua spontanea empatia con le ginnaste. Sarebbe dovuta andare ai Campionati africani, a Il Cairo, in Egitto, poi però una frattura al piede le aveva impedito la partenza”. Purtroppo parlare di Anna Claudia al passato sembra un incubo, ma le possibilità che sia sopravvissuta all’impatto con lo yacht sono ridotte al lumicino. Aveva sempre un sorriso per tutti, mai una parola di troppo o fuori dalle righe. Una persona discreta, insomma, che ha saputo trasmettere tanto, dedicandosi alla sua passione: la ginnastica. Nel 2021 era stata insignita del diploma di giudice onorario dell’European Gymnastics, riservato a quegli ufficiali di gara che, in tre cicli olimpici diversi, hanno operato attivamente in almeno sei competizioni continentali.Lo scorso aprile era tra i banchi della giuria del “Trofeo Città di Jesolo”, l’incontro internazionale GAF al quale partecipano anche le stelle americane, fianco a fianco con il suo ideatore, Giorgio Citton, collaboratore del DTN dell’artistica femminile, con il quale stava lavorando per la stesura delle norme tecniche 2023. “La nostra amicizia è iniziata trent’anni fa in un collegiale in Romania – aggiunge il dirigente veneto – Era di una dolcezza unica. Sono commosso!”. “E’ incredibile la serenità che ci trasmetteva malgrado il dramma familiare che si portava dietro – conferma il direttore tecnico Enrico Casella – La squadra impegnata agli Eyof gareggerà con un grande dispiacere nel cuore”. Il gruppo femminile impegnato a Banska Bystrica, in Slovacchia, nel Festival olimpico della gioventù europea, è guidato da Camilla Ugolini, che è stata una ginnasta di Anna Claudia: “Non volevo crederci – racconta la tecnica di Civitavecchia – Quando mi è arrivato il messaggio mi sono impietrita, ho chiamato Paolo Bucci (altro allenatore FGI, ex compagno di squadra di Jury Chechi in nazionale, ndr.) e ci siamo sorretti a vicenda. L’ho sentita sabato mattina, mi diceva che stava salpando da Riva di Traiano per andare a fare una gita in barca. Ma aveva sempre la testa alla ginnastica e ci ha fatto il suo in bocca al lupo per le qualifiche. Non posso crederci”. L’incredulità è il sentimento più diffuso nel mondo dei grandi attrezzi, e non solo. Pur essendo romana, Anna Claudia Cartoni apparteneva un po’ a tutti, in ogni società e luogo del Paese. Il vuoto che sta lasciando è già incolmabile. Tutto il Consiglio Direttivo della Federazione Ginnastica d’Italia, il Comitato regionale Lazio e i colleghi di Viale Tiziano 70 si stringono a Ferdinando e Irene in questo momento terribile, provando ad affrontarlo con il coraggio che ci avrebbe messo lei.