Stoccarda - Le nuove Fate sulla scia delle big. L'Italbaby femminile bagna l'esordio nel bronzo dietro USA e Australia
C’è solo da stropicciarsi gli occhi e chiedersi se davvero è successo. Partita senza ambizioni di finire fra le migliori, con cinque ragazzine debuttanti, l’Italbaby juniores è atterrata sul terzo gradino del podio alle spalle di Stati Uniti e Australia. Una medaglia che si aggiunge alle due conquistate ieri dalle squadre maschili e che posiziona la nostra nazione fra le migliori delle presenti in questa importantissima vetrina internazionale. L’emozione del debutto, l’eccitazione di misurarsi su un campo spesso teatro di campionati iridati, europei e world cup, l’apprensione derivante dalla responsabilità di vestire un body con lo stemma tricolore cucito sul petto: insomma, un mix di emotività e adrenalina che non può non aver accompagnato in pedana le nostre nuove Fate. Aggiungiamoci la trepidazione di dover esordire proprio alla trave ed ecco che il quadro emozionale è completo. Ma Chiara, Camilla, July, Alessia e Giulia, accompagnate sul campo di gara da Camilla Ugolini, Massimo Gallina e Paolo Bucci, hanno incominciato al meglio, nonostante qualche indecisione. Ad aprire le danze è stata July Marano, la quale, complice una caduta, ricava punti 11.233. Di gran valore l’esercizio di Chiara Barzasi, l’unica ad aver già indossato il body della nazionale cadetta. Per la ginnasta lombarda in forza alla Renato Serra di Cesena, un ottimo 13 netto che rimarrà il migliore risultato di giornata. La varesina Giulia Antoniotti poggia una volta i piedi a terra e centra un punteggio identico alla Marano (11.233). Anche Alessia Guicciardi non riesce a scendere indenne dall’asse da cinque metri, ottenendo dalle giurie punti 11.400. L’Italbaby mette insieme un totale di 35.633 che le vale la sesta posizione nella classifica provvisoria. Rotto il ghiaccio, le nostre fanciulle ritrovano smalto e punti al corpo libero. Alessia, imolese della Biancoverde, partendo da un valore di 4.50, mette in cascina un buon 12.366. La Marano, laziale della Ginnastica Civitavecchia, non è da meno e ottiene un 12.366. Brava anche la Antoniotti, che sul quadrato conquista 12.100 lanciando di fatto la Barzasi verso l’eccellente performance da 12.533 che consente all’Italia di risalire sul quinto gradino con un totale di 72.898. Lontani al giro di boa gli Stati Uniti (78.265) ma Gran Bretagna (75.165) e Germania (74.731), rispettivamente seconda e terza, sono ancora nel mirino, visto che a volteggio e parallele le nostre sono in grado di recuperare strada. Sulla tavola Alessia incassa punti 12.633, Chiara raccoglie un decimo in meno della compagna (12.533). Giulia, che in serie A2 gareggia con la Corpo Libero Gymnastics Team, è sulla stessa linea delle colleghe (12.666), mentre July Marano è la migliore del quartetto con il suo 12.900. Il team FGI sfrutta la pessima prova delle britanniche sugli staggi (32.399) e una trave traballante delle tedesche (35.632) per sopravanzare entrambe ed piazzarsi (incredibilmente) sulla terza piazza provvisoria, alle spalle di USA e Australia. Quest’ultima con un gran volteggio ci sopravanza di un punto, prima dell’ultima rotazione. Noi andiamo alle parallele, come le australiane, al corpo libero ci sono le padrone di casa e alla trave la Gran Bretagna. Le azzurre sono saldamente terze con punti 111.097. Gli Stati Uniti navigano a vele spiegate verso la vittoria (115.830), le “cangurine” seconde con 112.065. La Germania dovrebbe recuperare alle azzurre 0,734 punti mentre le ginnaste d’Oltremanica accusano un distacco di 3,533. Arriva il momento della verità. July, Chiara, Camilla e Giulia salgono con questa sequenza per regalarsi un sogno. Alla Marano non tremano gambe e braccia e chiude senza sbavature, totalizzando punti 11.333. Tocca alla Barzasi. Ottima esecuzione per la promessa di Massimo Gallina (12.966). Camilla Ferrari, debuttante non solo in nazionale ma pure nella gara, un po’ di pressione deve averla sentita. Relegata al solo esercizio sugli staggi, in quanto vittima di un doloroso mal di schiena, il talento della Brixia si incarta su un movimento, ma con il controllo di una veterana strappa ugualmente un buon 12.433. La Antoniotti non delude ed il suo 12.166 basta per tenere lontano il gruppo tedesco, che al corpo libero - pur con una grande Helene Kravic, ginnasta allenata dal tecnico brianzolo Giacomo Camiciotti - non riesce a superarci. Al termine della prima sub-rotazione dell’ultima divisione, le ragazzine del DTN Enrico Casella festeggiano un podio è sicuro. Attesa per l’Australia che termina fra le parallele una prestazione lineare. E difatti le atlete dell’altro emisfero mettono le mani sull’argento. Americane prime, Australia sulla piazza d’onore e bronzo da brividi per l’Italia, che ci fa rivivere le emozioni dei mondiali senior del 2019. Altro piazzamento di lusso, dunque, per i nostri colori che a Stoccarda stanno trovando allori e conferme, per una ginnastica azzurra sempre più convincente, stabile e competitiva. Domani pomeriggio nelle finali di specialità rivedremo in azione Chiara Barzasi impegnata fra parallele asimmetriche, trave e corpo libero, mentre July Marano sarà di scena sulla rincorsa dei 25 metri, proiettata, come il resto delle compagne, verso un futuro roseo ancora tutto da scrivere.
Dal nostro inviato Folco Donati