Il ventenne bielorusso Ivan Litvinovich ha rivoltato il tavolo al quale sedevano pure due olimpionici, per prendersi tutta la posta del trampolino elastico maschile. Il giovanotto di Vileyka, località nei pressi di Minsk, ha cosi regalato al suo Paese il secondo titolo olimpico consecutivo, dopo il successo a Rio e Janeiro del connazionale Hancharou. Qualificatosi con il punteggio migliore Litvinovich ha ottenuto, rispetto agli inseguitori, dei parziali superiori sia nelle difficoltà sia nel tempo di volo. Niente da fare, dunque, per il campione di Londra 2012 Dong Dong, il cui argento è la sua quarta medaglia olimpica personale: un record senza precedenti nella specialità. Il bronzo è andato al neozelandese Dylan Schmidt, che regala alla sua Federazione il primo piazzamento a cinque cerchi nella ginnastica. Uladzislau Hancharou, resta così ai piedi del podio per un decimo e spicci. L'ascesa di Litvinovich traccia una traiettoria simile a quella che cinque anni fa portò il venticinquenne di Vitsyebsk al titolo in Brasile. La medaglia d'argento iridata, proprio qui a Tokyo nel 2019, è tornata all'Ariake Gymnastics Centre per sfidare il suo compagno di squadra, il cinese Dong e il quattro volte campione del mondo Gao Lei. Ivan è salito per ultimo sapendo di dover battere il 61.235 del ginnasta di Pechino. Il suo 61,715 per sua stessa ammissione ha scioccato anche lui. “Davvero non me lo aspettavo, ma ci stavo provando”, ha commentato a caldo il neo campione olimpico, ancora sopraffatto dall’emozione. “Ho visto il punteggio di Dong, ed era molto alto, e in quel momento ho pensato di non farcela. Creduto davvero che l'argento fosse il massimo cui potevo aspirare. Ma ora ho in mano la medaglia d'oro, ed è davvero incredibile”. Con il quarto piazzamento consecutivo, Dong è il solo ad aver collezionato una medaglia ad ogni Olimpiade. Ma a Tokyo ha dovuto faticare parecchio per raggiungere l’obiettivo. Dopo il quinto posto in qualifica, ha dovuto alzare di sette decimi il quoziente di difficoltà della sua routine, per ambire alla medaglia . Dopo aver sfiorato il bis di Londra, ha bissato invece l’argento di Rio, in quelle che, a suo dire, sono state le sue ultime Olimpiadi. "È tempo per me di cambiare", ha dichiarato il fenomeno trentaduenne. “Oggi ho fatto del mio meglio. Non ho preso l'oro, ma questo risultato mi soddisfa molto". Settimo in Brasile nel 2016, Schmidt è esploso nella sua seconda apparizione ai Giochi. Il ventiquattrenne di Auckland ha mostrato un'eccellente stato di forma e tanta costanza, mettendosi al collo il bronzo con il personale di 60.675. Ecco, dunque, un altro primato per la Nuova Zelanda, sette anni dopo la vittoria a sorpresa agli YOG di Nanchino. "Onestamente faccio ancora fatica a crederci – ha ammesso in zona mista - Continuo a toccarla [la medaglia]. È stato dannatamente stressante arrivare fin qui. Ma ora sono sul podio, che bello! Entrare nella storia della mia Nazione è incredibile. Sono senza parole, sapevo di essere in grado di farcela, adesso ne sono sicuro. L’ho fatto sul serio!”.

FOTO FIG

CLASSIFICA QUALIFICHE TRAMPOLINO MASCHILE

CLASSIFICA FINALE TRAMPOLINO MASCHILE