I supereroi dei grandi attrezzi hanno dato vita ad una due giorni di Artistica spettacolare, tra Fermo, dove alla palestra F.Appoggetti - con un sistema di climatizzazione nuovo di zecca, inaugurato per l'occasione grazie all'amministrazione locale e al sindaco Paolo Calcinaro - era in programma la Coppa dei Campioni, e il Cairo, in Egitto, con la World Challenge Cup del circuito FIG. Sembrava una gara nella gara, a cavallo del mediterraneo, tra grandi attrezzi e polvere di magnesia. Nelle Marche , sabato, sono andati in scena i concorsi generali divisi per categorie. Riccardo Villa (Pro Carate) si è imposto tra gli juniores con il personale di 76.850, chiudendo davanti a Mattia Nicolao (Ginnastica Napoli), argento con 75.150, e a Tommaso Brugnami (Giovanile Ancona), terzo a quota 74.750. Ai piedi del podio finiscono pari merito con 74.150 Alessio Palozzi (Ginnastica Romana) e Manuel Berettera (Artistica Brescia), i quali, più che rammaricarsi per i tre che li hanno preceduti a medaglia, devono gioire per averne battuti altri ottantasette. Erano, infatti, addirittura novantadue i giovani che si sono misurati sulle pedane allestite per l’occasione dalla Fermo ’85, a dimostrazione del prestigio dell’evento e delle dimensioni del movimento. Un po’ di meno i senior, cinquantaquattro in tutto, guidati nell’all-around da Matteo Levantesi (Virtus Pasqualetti), con il suo 80,500. Piazza d’onore per Edoardo De Rosa (Ares) che con il totale di 80.200 ha dimostrato di non essere soltanto un grande cavallista ma un ginnasta completo e competitivo. Bronzo per l’idolo di casa, Mario Macchiati, bravo, con 79.850 a tenere fuori dal podio, di una manciata di decimi, un altro marchigiano, Andrea Cingolani (Aeronautica Militare), quarto con 79.600. Domenica, sulle rive dell’Adriatico, è stata la giornata delle specialità, in verità già cominciata nel Delta del Nilo, 24 ore prima. E così mentre l’ucraino Illia Kovtun si aggiudicava le finali al corpo libero, al cavallo con maniglie e alla sbarra, il connazionale Nazar Chepurnyi vinceva l’oro al volteggio, l’egiziano Ali Zahran quello agli anelli e il lituano Robert Tvorogal dominava alle parallele pari, al corpo libero italiano Mario Macchiati (14.100) batteva Niccolò Vannucchi (13.800) e Gionatan Stradi (13.750); Edoardo De Rosa (14.100) metteva la sua firma al cavallo con maniglie, superando Saul Fermin e Andrea Canazza, secondi in ex aequo con 13.700; Andrea Cingolani si prendeva la corona del castello degli anelli con 13.850, davanti a Roberto Marzocchi (13.200) e al trio Giovanni Zillio, Federico Pozzato e Andrea Dotti, tutti raggruppati a quota 13.000; Thomas Grasso (14.625) era il migliore in fondo alla rincorsa dei 25 metri, vanamente inseguito da Vannucchi (14.325) e Luca Lino Garza (14.250); Macchiati (14.700), per la felicità del suo tecnico Luigi Peroli, bissava l’oro al suolo con quello sugli staggi pari, lasciandosi alle spalle Levantesi (14.550) e Nicholas Costa (13.750). Alla sbarra, infine, ecco l’acuto di rilevanza mondiale, capace di far tremare le Piramidi: Carlo Macchini segna un 14.700 nel display della giuria, lasciando il vuoto tra sé e il primo degli umani, Andrea Amato, argento con 12.450 davanti a Zillio (12.050). L’agente del gruppo sportivo delle Fiamme Oro, fermano doc, ha messo insieme un Pegan, il Cassina, un Kovac Carpiato e il Kolman, portando a 6.7 la sua nota di partenza. Alla fine il venticinquenne azzurro dedicherà la medaglia al suo allenatore, Marco Fortuna, che oggi ha compiuto gli anni. Il regalo di Macchini? Quattro belle candeline acrobatiche spente nella perfezione dello scricchiolio dei tiranti e di un arrivo tra gli applausi. Nella categoria juniores sono saliti sul gradino più alto, nell’ordine: Tommaso Brugnami (13.600) al corpo libero; Gabriele Tisselli (12.800) al cavallo con maniglie; Riccardo Villa (12.900) agli anelli; Steven Matteo, 13.500 di media al volteggio; Gabriele Targhetta (12.600) alle parallele pari. Chiudono in coppia Luciano Tartaglione e Tisselli che con 12.050 si dividono la medaglia d’oro alla sbarra. Per la cronaca a Il Cairo, tra le donne, sotto gli occhi del ministro dello sport Ashraf Sobhi, del presidente federale Ihab Amin e del numero uno della ginnastica mondiale Morinari Watanabe, si sono messe in evidenza l’egiziana Nancy Taman al volteggio, l’ucraina Diana Varinska sugli staggi asimmetrici, la stella rumena Larisa Iordache alla trave e l’ungherese Zója Székely al corpo libero. La gara è stata trasmessa in esclusiva per l’Italia e in diretta sul canale You Tube della FGI, lo stesso dove, in settimana, sarà pubblicata un’ampia sintesi della Coppa dei Campioni di Fermo.

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