

Basilea - Martina e Carlo, l'urlo è solo rimandato! De Jesus, Belyavskiy, Radivilov e Arican sul tetto d'Europa
Martina Maggio - agente del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato – è arrivata quinta nella finale alla trave all’europeo di Basilea. Per la ginnasta di Villasanta (MB) – medaglia d’oro al volteggio al campionato junior di Berna, sempre in Svizzera, nel 2016 - è il secondo campionato continentale dopo quello di Cluj Napoca (ROU) del 2017, dove arrivò 6ª nel concorso generale. L’esercizio, composto da un enjambè cambio, un enjambè anello collegato a enjambe pari, un flik salto/salto, un enjambè cambio ad anello, una ruota senza, una ribaltata senza costale e un giro in passe rondata 1 ½, è stato valutato con un 13 netto. Melanie De Jesus Dos Antos vince la medaglia d’oro con il personale di 13.900. La francese ottiene il titolo di specialità togliendolo a Larisa Iordache, che lo aveva conquistato a Mersin nel 2020, in un'edizone, a causa del Covid, molto poco partecipata. Assente oggi la romena per un sopraggiunto malore dopo la fase di qualificazione che le ha permesso di strappare il pass per l’Olimpiade di Tokyo.
Carlo Macchini è il quarto miglior ginnasta alla sbarra del 9° Campionato Europeo di Artistica maschile di Basilea. Il primo ginnasta italiano ad eseguire un “Pegan” – elemento che dalla dorsale rappresenta un doppio salto mortale avanti con mezzo giro, impugnando la sbarra e proseguendo con una gran volta frontale – si ritaglia un posto tra i migliori interpreti dell’artistica maschile a livello continentale. L’agente del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato è entrato in finale come penultimo ginnasta e ha sentito la tensione crescere. Ha visto i suoi avversari eseguire i propri esercizi ma non si è fatto distrarre. Ha mantenuto alta la concentrazione per raggiungere il proprio obiettivo. In una St. Jakobs Arena in silenzio ad ammirare il grande spettacolo che regala un esercizio come la sbarra, Carlo ha eseguito i suoi nove elementi più l’uscita (Pegan, Kovacs Teso, Kolman, Stalder, Rybalko, Zou Li Mihn, Hadler con un giro, Hadler con mezzo giro, Quast e Doppio teso con un avvitamento) con la determinazione di un grande campione e la convinzione di chi sa che quello è l’unico posto dove vorrebbe essere in quel momento. Così ha fatto ma la giuria lo ha penalizzato di mezzo punto perché, dopo aver perso il giro Adler con mezzo giro avrebbe dovuto proseguire avanti e invece è tornato indietro. Il suo esercizio quindi è valso 13.600 punti validi per i piedi del podio svizzero. La medaglia d’oro di questa specialità è stata vinta da David Belyavskiy con 14.066 punti. Il russo succede al lituano Robert Tvorogal che aveva trionfato nell’Europeo di Mersin 2020.
La finale al volteggio maschile è stata vinta da Igor Radivilov (14.716). Argento e bronzo sono andati all’israelino Andrey Medvedev (14.658) e all’inglese Giarnni Regini-Moran (14.583). L’ucraino mantiene saldo il titolo europeo in questo attrezzo dopo averlo vinto anche nel 2020 a Mersin, in Turchia. La final eight alle parallele pari, invece, ha visto trionfare il turco Ferhat Arican (15.300). che si conferma campione europeo in questo attrezzo. La piazza d’onore degli staggi pari è stata presa dal russo David Belyavskiy (15.133) mentre sul terzo gradino del podio svizzero è salito il tedesco Lukas Dauser (15.100).
Dal nostro inviato Federico Calabrò