L'ultimo salto, il più difficile, forse come non mai. Impossibile da dimenticare, Flavio Cannone lo avrà sempre negli occhi e nella mente. È sceso giù dal trampolino, laddove ha saltato per tutta la vita, l'ha baciato e non ha saputo trattenere la commozione. Così come tutta la delegazione italiana, il suo tecnico Gigi Meda, i suoi compagni di Nazionale, che seppur giovani hanno condiviso con lui un pezzo di strada e sognano di ripercorrerne il cammino, gli ex ginnasti azzurri con cui ha passato insieme tante avventure in giro per il mondo. Nell'ultima gara della sua lunghissima carriera, a 40 anni – nessuno come lui nella disciplina olimpica della ginnastica, nessuno come lui nella Federazione Ginnastica d'Italia – in questo Campionato Europeo davanti al pubblico di casa, il saluto al Caporal maggiore capo dell'Esercito Italiano è stato più che dovuto. Il mondo del trampolino ha voluto rendere onore a un campione infinito, il video sullo schermo a raccontare i salti più importanti – dalle tre partecipazioni alle Olimpiadi, ai nove Mondiali, dagli Europei alle Coppe del Mondo – e le parole a toccare cuore e ricordi, mentre Flavio, in campo gara, ha vissuto un momento unico.

“Caro Flavio, non basterebbe una vita per raccontare la tua infinita carriera, né per spiegare quanto hai significato per il Trampolino in tutto il mondo. Sei stato uno dei pionieri della disciplina, hai contribuito alla sua crescita e a tenere viva la passione quando ancora in pochi in Italia lo conoscevano. Sei stato un modello, un esempio da seguire, con il tuo inconfondibile stile che ha tracciato una strada nuova. E se a 40 anni non hai mai mollato è perché sei così: testardo e perfezionista in allenamento, razionale e concentrato in gara. Qualità preziose da insegnare ai giovani ginnasti che vorranno seguire le tue orme. Con il naso all'insù, ci hai fatto sognare in ogni angolo del mondo. E noi auguriamo a te di continuare a volare, come hai fatto in questi 30 anni da campione”. L'ultimo colpo di Cannone nel cielo di Rimini, Flavio dice addio alla carriera agonistica. Nessuno dimenticherà l'eco della storia che ha scritto con i suoi voli.

Dalla nostra inviata Giorgia Baldinacci