Ultime prove generali. Domani prende ufficialmente il via la 34esima edizione dei Campionati d’Europa di Ginnastica Ritmica. Questo pomeriggio, alle 14.42 le junior Anna Paola Cantatore, Eva Swahili Gherardi, Talisa Torretti e Sofia Raffaeli hanno provato i rispettivi esercizi, due per ciascuna, sotto gli occhi delle loro tecniche e di Emanuela Maccarani. Poi alle 16.07 è stato il turno della squadra. Alessia Maurelli e compagne sono scese in pedana più grintose che mai, al punto che un cerchio si è addirittura rotto. Alle 20.42 è toccato alle individualiste senior, Milena Baldassarri e Alexandra Agiurgiuculese, che, appena arrivate in Spagna, si sono subito gettate nella mischia. Si incomincia domani alle 12.50 con la seconda suddivisione del torneo giovanile. Le Farfalle esordiranno intorno alle 19.10 ai 5 cerchi, con il 10 di pettorale, tra la Finlandia e l’Ungheria, dopo rivali importanti come la Russia, la Bielorussia, l’Ucraina e l’Azerbaijan. “La prova podio è stata buona – ha dichiarato la Direttrice Tecnica Nazionale dei piccoli attrezzi - Le junior hanno fatto tutto senza perdite. Magari qualche imprecisione, ma va bene così. Mi è piaciuto l’atteggiamento con il quale hanno affrontato la pedana europea. Sicure ma non spavalde, e soprattutto concentrate. Che non è affatto scontato, vista la loro giovane età. La squadra ha portato a termine delle esecuzioni eccellenti, fatta eccezione per un errore ai cerchi con la rottura dell’attrezzo. Ci metterei la firma se in gara rifacessero gli esercizi giusti di oggi. Il Pabellon Multiusos di Guadalajara lo conoscevamo, siamo state qui ad inizio mese, in Coppa del Mondo. Devo dire che non è un impianto confortevole. Troppa luce per via delle vetrate sul soffitto. Nelle collaborazioni ai cerchi, così incalzanti, una dopo l’altra, se la traiettoria del lancio non è perfetta, la ginnasta fa fatica a vedere l’attrezzo. Oltre all’aspetto visivo c’è pure un problema di acustica. La musica rimbomba sulle pareti di cemento. Comunque gli organizzatori spagnoli ce la stanno mettendo tutta e devo dire che il resto funziona. Rispetto allo scorso anno, nella composizione con l’attrezzo singolo abbiamo mantenuto la musica ma arricchito la coreografia in base al nuovo codice dei punteggi. Il valore del D3, la difficoltà d’attrezzo, è altissimo. Se le ginnaste riescono a tenere in mano i loro cerchi possono ottenere una nota molto alta. Ricordo poi che abbiamo dovuto sostituire l’infortunata Beatrice Tornatore con Letizia Cicconcelli. Che a sua volta lascerà il posto ad Anna Basta a Funi e Palle. Quest’ultimo lo abbiamo rinnovato completamente, provando ad alzare di sette decimi le difficoltà. Mi auguro davvero che le ragazze facciano il loro, perché basta un piccolo errore per vanificare l’affannosa ricerca di una composizione più difficile. Posso dire che questa è diventata finalmente una vera squadra. Ai Mondiali del 2017 avevo un gruppo di certo talentuoso e carismatico. Adesso però si è raggiunta quell’unione di spirito e quell’affiatamento tecnico che ci possono far volare. Insieme anche ad una maggiore consapevolezza nelle proprie capacità. Per me sarà la prima volta ad un Europeo in veste di DTN. Dietro al movimento della Ritmica Italiana c’è un grande lavoro di gruppo che inizia nelle società per arrivare fino in Nazionale. Io posso portare la mia esperienza, ma alla fine ciò che conta è la pedana!”.