Lubiana, 16 aprile - Jury Chechi entra in finale. Obiettivo raggiunto con un ottavo posto. La sua prova agli anelli è stata più apprezzata dal pubblico di Lubiana che dalla giuria, che non è stata particolarmente generosa. Applausi a scena aperta per lui alla fine dell'esercizio. La gente della ginnastica non dimentica il suo signore degli anelli. A caldo il giudizio di Chechi è quello del bicchiere pieno a metà. "E' un risultato che solo una settimana fa non mi sarei aspettato di raggiungere''. Poi una frecciata alle giurie.
''Non condivido qualche giudizio particolarmente generoso su alcuni ginnasti che mi superano. Jotchev, Tampakos e Morandi mi stanno sicuramente sopra. Gli altri non so".
Ma nel giorno del ritorno di Chechi (9,650), il migliore degli azzurri, proprio nella sua specialità è Matteo Morandi. Quello del ragazzo lombardo è un terzo posto (9,712) che fa ben sperare in vista della finale in programma domenica.
Primo dell'azzurro nelle qualificazioni, solo il russo Safoskin (9,762), e il gettonatissimo greco Tampakos (9,750).
Morandi (bronzo ai mondiali californiani dell'estate scorsa) si conferma una delle possibili medaglie non solo degli europei, ma anche in prospettiva olimpica: "E' andata bene nonostante il dolore al tallone. Speranza di podio? Non lo so dire, non ho visto nessuno dei miei avversari in gara. Ma so di certo che io posso fare meglio. Avrò due giorni ancora per riprendermi completamente dall'infortunio".
In finale anche Alberto Busnari al cavallo con maniglie con il terzo punteggio (9,700) ed Enrico Pozzo alla sbarra con il terzo punteggio ( 9,712).
Nella classifica a squadre la Romania (171, 084) si conferma campione d'Europa, seguita da Bielorussia (169,732) e Francia (168,795), la rivelazione dei campionati.
A sorpresa la Russia è solo quarta, (168, 560). Quinta l'Ucraina (167,607) seguita da Germania (167,370) Spagna (167,246) e Italia ottava (167,083).
Il presidente della Federginnastica Riccardo Agabio non nasconde la sua soddisfazione: ''Malgrado le assenze pesanti di Coppolino e Cassina e le non perfette condizioni di Morandi, la squadra ha confermato l'ottavo posto degli europei di due anni fa a Patrasso Non va dimenticato - prosegue il presidente della FGI - che nel giro di appena sei decimi ci sono appena quattro nazioni.Insomma, - conclude Agabio - ci siamo anche noi tra le grandi d'Europa''.

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