Dopo la partenza sprint di ieri l'Italia Senior si guarda allo specchio nel mezzo del guado europeo. Vanessa Ferrari, il nome nuovo della ginnastica mondiale, è finalmente salita sul palcoscenico che le compete e lo ha fatto da primadonna. Nelle dichiarazioni precedenti a questi Campionati di Volos tutti avevano visto nella squadra italiana una delle grandi outsider del torneo, proprio in attesa di misurare la statura ginnica della pulce d'Orzinuovi, capace di vincere 5 ori ai Giochi del Mediterraneo lo scorso anno. Ad Almeria però mancavano le nazioni più forti del panorama continentale e gente del calibro della rumena Catalina Ponor (“Voglio tornare dalla Grecia con due ori ”) o dell'inglese Tweddle non vedevano l'ora di dare il benvenuto alla straripante azzurra. "Ho sentito l’emozione della gara importante - ci racconta Venessa - ma non ho provato alcuna soggezione verso le altre atlete, anche perché, la maggior parte di loro sono mie coetanee e le avevo già incontrate nelle gare junior. Poi – continua la Ferrari, che ad Amsterdam 2004, proprio tra le juniores, aveva conquistato un argento alla trave e nel concorso generale – l’incoraggiamento reciproco con le mie compagne ha fatto il resto". La ginnasta bresciana divide la stanza con la veterana Bergamelli e questo, probabilmente, contribuisce alla sua serenità. "Monica oltre ad essere la “chiccia” del gruppo - dice Vanessa - è anche la mia capiatana nella Brixia. Per quanto mi riguarda, anche se abbiamo tutte più o meno la stessa età, mi sento la cucciola del gruppo". Più che quello della mascotte, con tre finali di specialità e la leadership nella classifica virtuale del concorso generale, la Ferrari, al suo primo appuntamento importante tra le senior, sta interpretando il ruolo del condottiero. Non è più tempo di nascondersi. Nel marzo scorso all'American Cup Nastia Liukin era riuscita a superare i 60 punti, fra gli applausi generali. In virtù di quello straordinario risultato nell'All-around, maturato, non dimentichiamolo, con il nuovo Codice dei Punteggi, la vice campionessa del mondo si candidava come una delle protagoniste dei prossimi mondiali di Aarhun. Dall'altra parte dell'Oceano, nella cittadina che diede i natali a De Chirico, una 15enne italiana, al suo esordio tra le "grandi", ha totalizzato un 60.925, con quattro viti in una mano. "Mi sono fatta male lo scorso inverno e ho dovuto saltare la prima parte della preparazione - raconta - all’inizio, qui al Panthessalikon Stadium ho avvertito un po’ di fastidio ma poi, scaldandomi, non ho avuto più problemi. Per domenica speriamo bene, ma prima viene la finale di domani. Siamo un gruppo di amiche e ci incitiamo l'una con l'altra. Per esempio mi sento più aggitata per la gara della Giovannini che per le mie finali. Calotta ha il delicato compito di difendere il titolo di Francesca Benolli ed il suo terzo posto, nonostante una penalità nel primo salto, conferma le potenzialità del suo esercizio". Le cinque azzurre, con il punteggio di 174.650, sono riuscite a mettersi alle spalle nazioni importanti come Ucraina, Spagna e Francia. L'ultima volta che l'Italia è salita sul podio europeo è stato nel 2002 a Patrasso. Poi nel 2004 la Gargano ha vinto un bronzo al corpo libero di Amsterdam e nel 2005 è arrivato l'inatteso oro della Benolli. I meno scaramantici sentono odore di risultato storico per l'Artistica Femminile in Tessaglia. Vanessa ha il secondo punteggio alle parallele asimmetriche (15.625), alle spalle dell'inglese Tweddle (15.850) ed è seconda anche al corpo libero (15.475) dietro alla rumena Izbasa (15.550). La Ferrari ha raggiunto la finale anche alla trave dove con 15.225 è momentaneamente al quinto posto in una classifica guidata ancora dalla Izbasa (15.675).Grande soddisfazione anche per Carlotta Giovannini che sarà protagonista della finale al volteggio: nella gara che deciderà l'erede della Benolli, la ginnasta azzurra si è conquistata il terzo parziale con 14.387, ma la russa Anna Grudko (in testa con 14.612) non è poi così lontana. Tanta soddisfazione, ma anche un pizzico di rammarico, per Lia Parolari che rimane fuori dalla finale alle parallele (14.500) per meno di un decimo, beffata dalla rumena Nistor (14.575). La Bergamelli, invece, chiude decima alla trave con 14.825. Oggi in Tessaglia erano di scena anche le ragazze junior. Per l'Italia in gara Georgia Bonanni, Martina Danioni, Valentina Muollo, Gloria Riva e Silvia Zanolo. Le azzurrine, che non partivano certamente favorite, si sono classificate quarte con 165.950, dietro alla Russia (176.450), alla Romania (170.250) e alla Germania (177350). A livello individuale la Zanolo entra nella finale a otto del corpo libero(13.975). Alle parallele la migliore delle italiane è stata la Muollo 11^ mentre la Bonanni si piazza 16^ alla trave e 13^, in ex equo con la francese Cassy Vericel (54.625), nella classifica del concorso generale, davanti alla Zanolo (15^) e alla Danioni (16^). Nel volteggio nessuna delle nostre ha eseguito il secondo salto. Ricordiamo che in Olanda nel 2004 l'Italia junior vinse un bronzo a squadre, oltre ai citati due argenti della Ferrari e al terzo posto della Macrì al corpo libero. Per trovare un altro piazzamento delle azzurrine a livello continentale si deve tornare al 1996 e ai due argenti della Crisci nell'edizione di Birmingham.

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