
Berna - Italia settima meraviglia d'Europa. Dominio russo, poi GBR e Svizzera
La Russia non molla lo scettro continentale conquistato a Sofia nel 2014 e si aggiudica la finale di Berna con il totale di 271.378. La Gran Bretagna, oro a Montpellier 2012, conferma il secondo posto delle qualifiche, precedendo con 268.427 i padroni di casa della Svizzera, bronzo a quota 263.278. Finisce così ai piedi del podio l’Ucraina di Oleg Verniaiev (257.696), mentre Germania (256.411) e Francia (254.045) si piazzano a centro classifica. Con il punteggio complessivo di 253.377 (un decimo in più rispetto a giovedì) l’Italia riesce a scalzare la Spagna – estremamente fallosa a parallele e sbarra – e a chiudere la finale europea a squadre al settimo posto, migliorando di una posizione la classifica del concorso di ammissione. Paolo Principi, Enrico Pozzo, Ludovico Edalli e Andrea Cingolani (GS Aeronautica Militare) con Marco Lodadio (Ginnastica Civitavecchia) e la riserva Mattia Tamiazzo (Corpo Libero Gymnastics Team Padova) portano a termine sei rotazioni senza cadute (letali in una gara dove non si possono scartare punteggi), mantenendosi sempre abbondantemente al di sopra di quota 41. L’unico errore è stato l’arrivo sbagliato sulla prima diagonale al corpo libero di Enrico Pozzo, straordinario poi a chiudere la routine azzurra al cavallo, l’ultimo grande ostacolo. Tra qualificazioni e finali l’Italia ha così completato 34 esercizi su 36, dimostrando una grande affidabilità. Una qualità fondamentale come lo spirito di gruppo tra i ginnasti e tra atleti e tecnici (dal DTN Maurizio Allievi ai due allenatori a bordo pedana, Andrea Sacchi e Sergio Kasperskyy) che se fosse stato ritrovato prima, probabilmente li avrebbe portati a Rio. Ecco nel dettaglio le 6 rotazioni azzurre: