
Buenos Aires - Che i Giochi Olimpici Giovanili abbiano inizio...
Sabato 6 ottobre alle ore 19:00 (le 00:00 italiane, ndr) hanno preso ufficialmente il via i Giochi Olimpici Giovanili estivi 2018 in una Buenos Aires invasa da colori e allegria. 4000 atleti da 206 paesi hanno sfilato davanti al numeroso pubblico - arrivato nella zona della cerimonia senza bisogno di pass, prima volta che accade nella storia del movimento olimpico - nell'esclusiva location scelta dal Comitato Organizzatore, l'Obelisco di Buenos Aires, monumento nazionale eretto nella capitale argentina per festeggiare il quarto centenario della fondazione della citta', situato in Plaza de la República. Un'edizione da record quella che sta iniziando sia per numero di presenze che per innovazione. Infatti Buenos Aires 2018 passerà alla storia come la prima edizione dei Giochi Olimpici con lo stesso numero di atleti di sesso maschile e femminile. Ciclismo e nuoto saranno gli sport con la maggiore interazione tra i sessi, ma non solo, anche nel badminton, nella ginnastica, nel golf, nel judo, nel triathlon e nella vela (Nacra 15) ci saranno team misti. Trentadue gli sport presenti, 1250 medaglie da assegnare. A gareggiare per vincerle ci sarà una spedizione italiana formata da 83 ragazzi vogliosi di fare bene e di tornare in Italia con una medaglia olimpica al collo. Buenos Aires racchiusa tutta in una piazza. L’immensità della capitale argentina diventa un concetto quasi relativo quando tutti convergono verso il suggestivo Obelisco, regalando quel colpo d'occhio magico che gratifica l'inedita formula voluta dal Cio per rendere storica l'apertura della terza edizione dei Giochi Olimpici Estivi. Per la prima volta la cerimonia non si svolge all'interno di uno stadio ma nel cuore di una città, per coinvolgere, condividere e unire. Una metropoli che sembra dimenticare paure e crisi, impazzita per la magia dei cinque cerchi. La cerimonia di apertura corre veloce, entra il presidente del Cio Bach, che va a occupare uno scranno nella tribuna arrangiata sulla piazza. Le squadre si sistemano ai lati, sfilano i portabandiera: il turno dell'Italia scocca intorno alle 20.30 locali e ha il volto emozionato e orgoglioso dello schermidore Davide Di Veroli, applaudito dal presidente del Coni, Giovanni Malagò e dal segretario generale Carlo Mornati. La delegazione azzurra, guidata dalla capo missione Anna Riccardi è composta da 83 atleti: la più numerosa di sempre in questa manifestazione. Sull'obelisco compaiono i pittogrammi delle discipline protagoniste del rinnovato programma olimpico, c’è la liturgia del giuramento di Tamara Romairone (vela) per gli atleti, di Carlos Retegui (hockey) per gli allenatori e di Lorena Mac Coll per gli arbitri; mentre i cinque cerchi si stagliano accanto al monumento, sollevati da un gru. Si apre così Buenos Aires 2018. Tanti sorrisi, molta gente, l'emozione di esserci e di aver scritto una bella storia, la prima pagina di una nuova epoca.