Prende il via, oggi, da Tarragona, con un anno di ritardo, la 18esima edizione dei Giochi del Mediterraneo. Rinviata a causa di difficoltà economiche, la manifestazione (che si sarebbe dovuta disputare dal 30 giugno al 9 luglio 2017) si concluderà il 1° luglio, si svolgerà in 16 impianti con numeri da record: 3.622 mila atleti partecipanti provenienti da 26 Paesi che si confronteranno in 33 discipline; mille tra giudici e rappresentanti internazionali, altrettanti i giornalisti, 3.500 i volontari e oltre 150.000 spettatori sugli spalti. Il Nou Estadi della città catalana, che dista un'ora scarsa da Barcellona, farà da cornice alla cerimonia inaugurale di questa sera dove sfileranno gli atleti di tutti i Comitati Olimpici presenti, che hanno dimostrato grande spirito di partecipazione, facendo registrare un numero notevole di iscrizioni anche negli sport che figurano come new entry nella rassegna CIGM (triathlon, basket 3×3 e pallanuoto femminile) e quelli tornati nel programma dopo essere stati assenti a Mersin nell'ultima edizione nel 2013 (golf ed equitazione).Tarragona 2018 nasce all'insegna della leadership tricolore visto che l'Italia ha vinto l'ultimo medagliere (186 podi complessivi con 70 ori in Turchia nel 2013) e guida il palmares di tutti i tempi della manifestazione con 2153 podi complessivi, davanti a Francia (1646) e Spagna (1208). Saranno 409 gli azzurri presenti in Spagna che comporranno la missione più numerosa della storia dopo quella di Mersin (erano 419 atleti): 229 uomini e 180 donne, con la più alta percentuale di partecipazione femminile di sempre (43,8%) in questa manifestazione e un’età media di 24 anni. 15 i ginnasti presenti (9 ragazze e 3 ragazzi), di cui 12 impegnati nel programma dell’Artistica, dal 23 al 26, e tre in quello della Ritmica, il 29 e 30 giugno. Dal sorteggio dell’ordine di lavoro, effettuato ieri, è emerso che l’Italdonne partirà per prima, insieme alla Slovenia, nella suddivisione d’apertura, alle parallele asimmetriche, mentre il team della maschile, inserito nel secondo girone di qualificazione, aprirà agli anelli insieme ad un gruppo misto. La Missione Coni sarà la più numerosa davanti ai padroni di casa della Spagna (396), quindi Turchia (365) e Francia (310). Portabandiera azzurro, oltre che atleta più longevo essendo classe 1970, sarà Giovanni Pellielo, plurimedagliato del tiro a volo con una bacheca ricca di 4 medaglie olimpiche (3 argenti - Atene, Pechino e Rio, e un bronzo, Sydney), 4 titoli Mondiali e 3 Europei oltre le 4 partecipazioni e 3 medaglie d'oro ai Giochi del Mediterraneo. A Tarragona gli azzurri avranno in Jamila Laurenti (Tennistavolo), classe 2002, l'atleta più giovane, mentre la Regione più rappresentata è la Lombardia (55 atleti), seguita da Lazio (47) e Toscana (37). Sono 42 gli azzurri i nati all'estero, il numero più alto di sempre. La disciplina con il maggior numero di componenti è l'atletica, seguita dal nuoto. Non mancano i "big" in casa Italia: tra i 413 spiccano infatti i nomi di 4 olimpionici come Fabio Basile (Judo), Jessica Rossi (Tiro a Volo) che fu portabandiera a Mersin, Gregorio Paltrinieri (Nuoto) e Marco Galiazzo (Tiro con l'Arco). Della missione azzurra, guidata da Anna Riccardi, ci sono anche altri 23 medagliati a cinque cerchi: Elisa Longo Borghini (Ciclismo), Paolo Pizzo (Scherma), Odette Giuffrida (Judo), Frank Chamizo (Lotta), Romano Battisti e Simone Venier (Canottaggio), Giovanni Pellielo (Tiro a Volo), Marco Del Lungo, Nicholas Presciutti, Alessandro Velotto, Valentino Gallo, Pietro Figlioli, Andrea Fondelli, Francesco Di Fulvio, Michael Bodegas, Giulia Gorlero, Chiara Tabani, Arianna Garibotti, Elisa Queirolo, Rosaria Aiello, Roberta Bianconi, Giulia Emmolo e Aleksandra Cotti (Pallanuoto).