Se fosse stata la finale del 100 metri sarebbe finita al fotofinish. Ma un concorso generale a squadre di ginnastica artistica su sei attrezzi e quattro ginnasti per rotazione somiglia di più ad una maratona. E allora l’all around juniores di ieri si è concluso con due gruppi di fondisti, l’Italia e l’Inghilterra, arrivati tutti insieme sul traguardo della Fiera di Rimini. Davanti, di un soffio, però, c’erano i britannici. Onore a loro, soprattutto perché hanno superato, in extremis, la squadra da battere, in casa sua. E il giovane Sol Scott, l’ultimo a salire al corpo libero, nella rotazione finale, è come se avesse segnato nel recupero, il goal della vittoria in trasferta. D’altra parte, proprio nel regno di Sua Maestà, nel 2018, a Glasgow, l’ItalBaby, con la terza piazza, aveva ipotecato un posto sul podio continentale, che non è mai più mancato nelle edizioni successive, esclusa Mersin, nel 2020, in Turchia, dove la FGI non andò a causa della pandemia. Un distacco di 28 millesimi, comunque, che ha fatto parlare gli addetti ai lavori, dietro le quinte, e noi abbiamo chiesto un autorevole parere agli ufficiali di gara, protagonisti abitualmente silenziosi dall’altra parte dei tavoli del field of play.

Sta funzionando tutto bene – esordisce Massimiliano Villapiano – tra l’altro con questa formula adottata da un paio d’anni, ossia la giuria di esecuzione con sette giudici, di cui si scartano i quattro punteggi estremi, tenendo i tre centrali, direi che le cose vadano meglio rispetto alla vecchia regola dei Reference”. Qualche tifoso sugli spalti, nei discorsi da bar, ventilava l’ipotesi di modificare il regolamento in modo da assegnare il pari merito quando i distacchi sono così ridotti, proprio per premiare tutti i contendenti. Ma il responsabile nazionale dei giudici FGI, Fulvio Traverso, non è d’accordo: “Di ex aequo meno se ne fa e meglio è, e comunque è molto raro che ci sia una differenza di 0,028. In pratica, i nostri hanno perso poco più di 4 millesimi per attrezzo, un millesimo e spicci per esercizio. Insomma bastava essere spettinati per perdere l’oro – scherza il capo degli arbitri nazionali - Se questa gara la rifacciamo 10 volte, per cinque vince l’Italia, e per cinque il Team GBR”. “Sono due squadre che si sono equivalse ed hanno dato vita entrambe ad una bellissima competizione – aggiunge Villapiano - C’è anche un pizzico di fortuna, a volte, che sposta gli equilibri in campo”. Oggi i tre giudici azzurri – con loro c’è anche Diego Lazzarich, che però è in quota European Gymnastics e svolge la funzione di supervisor al corpo libero - non sono coinvolti, perché con Salvatore Maresca finalista agli anelli, , e Yumin Abbadini prima riserva al corpo libero e al cavallo, la giuria deve essere neutrale rispetto alle nazionalità dei concorrenti (inclusi i primi degli esclusi, che potrebbero rientrare in gioco in caso di forfeit degli ammessi). “Considerato che sabato abbiamo Mario Macchiati alle parallele e Yumin alla sbarra – ci spiega Antonio Zurlini - gli unici momenti dove possiamo tornare in gioco sono il volteggio senior, le parallele e il cavallo degli junior. E siamo già sorteggiati per la finale giovanile a 24 di domenica mattina e per la finale a squadre senior del pomeriggio.”.

In tutte le altre gare staranno a guardare, facendo il tifo. Al contrario è sempre impegnato Fabio Gaggioli, lo speaker ufficiale dell’evento, e “Mr. The Voice” di tutte le principali manifestazioni del calendario federale. “Questa è un’esperienza da pelle d’oca – ci confida in un momento di pausa – Poter dar voce ad un Europeo così importante, così bello, in Italia, con i successi che stiamo avendo è davvero un’emozione incredibile. E non crediate che gli annunciatori non abbiano un cuore. Oltretutto nel mondo della ginnastica è concesso enfatizzare i toni, a nostro piacimento. Ed ovviamente con un pubblico prevalentemente casalingo siamo tenuti a creare l’atmosfera giusta, a chiamare il tifo degli spettatori, sempre con il dovuto rispetto di tutte le delegazioni presenti. E comunque, esaltare i risultati dei campioni, sotto qualunque bandiera, fa parte del nostro essere appassionati di ginnastica, oltre che professionisti. Certo, oggi con Maresca potrei scatenare l’ugola al punto da far cadere gli anelli”. Da non perdere allora questa prima giornata di final eight di specialità, in onda su Rai Sport dalle 17.50 alle 20.25, con la telecronaca di Andrea Fusco e il commento tecnico di Igor Cassina. La produzione è della Federazione Ginnastica d’Italia che per la regia ha scelto Federico Fazzini, il regista che ci raccontò splendidamente le Universiadi di Napoli del 2019. Accanto a lui, sul pullman, ci saranno Maria Consiglia Greco ed Andrea Massaro che daranno una mano ai tecnici dei replay.

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