Vladislav Rastorotsky, coach della Nazionale di Ginnastica Artistica Femminile dell’Unione Sovietica, è scomparso il 2 luglio scorso all’età di 85 anni. Le sue idee innovative hanno per anni contribuito ai successi della squadra di Mosca e regalato al mondo della ginnastica performance leggendarie con gli oltre 50 titoli vinti dalle sue allieve tra tornei nazionali, Campionati D’Europa, Mondiali e Olimpiadi. Le più famose tra le sue pupille, Lyudmila Turischeva, Natalia Shaposhnikova e Natalia Yurckenko non solo hanno lasciato un’impronta nella storia della Ginnastica internazionale conquistando, fra tutte e tre, qualcosa come sei ori olimpici e 11 titoli iridati, ma sono state capaci di rimanere imperiture, eterne, battezzando con i propri nomi alcuni elementi del Codice dei punteggi. Yurchenko ha dato il nome allo “Yurchenko”, il salto al volteggio; Shaposhnikova per prima sperimentò il passaggio dallo staggio basso a quello alto tutt’oggi popolarissimo tra le ginnaste e meglio noto come lo “Shapo”; Turischeva invece fu una delle prime ad eseguire un doppio giro completo al corpo libero. Dopo aver conseguito il diploma di Maestro di Sport presso la facoltà di Educazione Fisica di Voronezh, nel 1960 Rastorotsky si spostò a Grozny, nel Caucaso settentrionale, dove preparò la Turischeva in vista dei Giochi di Monaco 1972 portandola a vincere il titolo All-around. Prima di tornare a Rostov sul Don a metà degli anni ’90, dopo la caduta dell’Unione Sovietica allenò per qualche tempo in Francia e in Cina.

Foto: © Fotokhronika TASS / Fonte: FIG/Traduzione a cura dell'Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne FGI