Un sogno che finalmente si concretizza per Vanessa Ferrari, che fino ad ora è riuscita a costruire i propri successi in una struttura fatiscente, ricavata da una piscina temporaneamente riadattata a palestra. Un sogno per Vanessa e per l'intero team della Brixia Brescia, che oggi può varcare la soglia di un complesso sportivo tecnologicamente all'avanguardia e curato nei minimi dettagli, grazie ad uno studio progettuale da parte di Algeco, ma anche del fattivo contributo dell'allenatore Enrico Casella, che ne ha seguito passo per passo la realizzazione, suggerendo le soluzioni che meglio rispondevano alle esigenze specifiche della squadra. La palestra, fornita a noleggio a costo zero alla San Filippo SpA, società gestita dal Comune di Brescia, è in realtà solo una soluzione provvisoria in attesa della costruzione della struttura definitiva nell'area adiacente, pronta presumibilmente non prima del 2009. Una soluzione che permetterà a Vanessa di allenarsi per le Olimpiadi di Pechino 2008 in un impianto finalmente degno delle sue effettive capacità. Alla presentazione ufficiale di ieri sono intervenute le massime autorità locali, dal Sindaco Corsini all’Assessore allo Sport Giorgio Lamberti, ex campione di nuoto, e della Federazione Ginnastica d’Italia, rappresentata dal Presidente Riccardo Agabio e dal Segretario Generale Michele Maffei. Tutti si sono trovati di fronte ad una palestra davvero all’avanguardia: 60 metri di lunghezza, 15 di larghezza, 6 di altezza per una superficie, dunque, di 900 metri quadri, completata grazie all’intervento di altri sponsor, come la Gymnova per le attrezzature e la CMT, distributore per l’Italia di Broad, per la climatizzazione. Nel giorno di festa la Società ha anche reso noti i risultati degli ultimi accertamenti medici sul piede sinistro di Vanessa. Quella che a Stoccarda sembrava una semplice infiammazione si è poi rivelata una microfrattura che costringerà la campionessa ad un breve periodo di riposo. La sua presenza al Grand Prix del 3 novembre, comunque, è confermata, anche se la Ferrari parteciperà fuori gara. “Quello che era parso un risultato importante per noi tutti, adesso diventa un’impresa epica – dichiara Casella a Tuttosport, ripensando a Stoccarda – Vincere un bronzo ai campionati del mondo con un piede fratturato è la conferma di quanto sia brava e forte questa ragazza, della sua inedita capacità di soffrire a dispetto della giovanissima età. Due giorni prima di partire per la Germania, a fine agosto, avevamo fatto delle lastre, ma non si vedeva bene il tipo di guaio al piede, sembrava la classica infiammazione da curare col ghiaccio, con bendaggi, con le solite cose, evitando persino le infiltrazioni. Poi al rientro a casa, dopo una decina di giorni, visto che non c’erano miglioramenti, abbiamo fatto una risonanza magnetica ed ecco venir fuori la microfrattura al piede. L’abbiamo fermata, il gesso non era necessario, bastava il riposo. Ma intanto, tornando indietro con la mente, ci siamo chiesti come avesse fatto Vanessa a cogliere il bronzo in quelle condizioni”. Il problema non sembra però fermare Vany, che continua a lavorare alla parallela, con l’uscita obbligata in buca, per preparare le nuove combinazioni in vista di Pechino. Intanto il presidente Agabio si complimenta con tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di un polo ginnico destinato a rappresentare un punto di riferimento per la Ginnastica Artistica femminile, anche a livello nazionale e scherzando dice: “Ora non avete più scuse, questa è una struttura da medaglia olimpica”. Naturalmente l’auspicio è che in Italia si riesca a risolvere il problema di un’impiantistica ancora troppo inadeguata ai livelli che regolarmente raggiungono i nostri atleti, senza aspettare di compiere altre imprese storiche.