Giovedì scorso, 31 gennaio, il campione d’Italia Enrico Pozzo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico al piede destro presso la Clinica Fornaca di Torino. Da mesi l’aviere di Biella soffriva di una strana infiammazioni dalla quale, malgrado le visite mediche specialistiche, le infiltrazioni, fisioterapie e riposi vari, non riusciva a guarire. Finché il suo ortopedico di fiducia, il dr. Viglino non gli ha diagnosticato la presenza di un osso in più, tecnicamente chiamato os trigonum, nell'alluce destro. Si tratta di una patologia congenita presente in una percentuale del 7-10% della popolazione. A questo punto, dopo un rapido consulto con lo specialista Enrico Parino, il dr. Viglino e il fisioterapista dr. Armando Barchi, che da anni seguono e curano Pozzo con grande meticolosità e professionalità, hanno stabilito che non vi era alternativa all'asportazione chirurgica dell'ossicino. L’intervento è perfettamente riuscito ed Enrico è stato dimesso sabato mattina. Naturalmente il ginnasta, che non potrà poggiare il piede per almeno 15 giorni, salterà la prima giornata del campionato di Serie A, in programma nel week end a Pavia. L’azzurro, che agli ultimi mondiali di Stoccarda era stato tra i protagonisti della qualificazione olimpica della squadra maschile, conquistando anche un buon piazzamento personale nell’All Around e nella finale alla sbarra, sarà comunque presente sugli spalti del PalaRavizza per sostenere i compagni della Libertas Vercelli. “Abbiamo gli altri ragazzi – ci dice il tecnico Andrea Sacchi - Igor Biletta, Matteo Facelli, Fabrizio Gasparetti e lo straniero Dimitri Karbanenko stanno lavorando molto bene e hanno aumentato il livello degli esercizi rispetto al 2007. Sono carichi e faranno il possibile per onorare la partecipazione di Vercelli al torneo. Non ci facciamo illusioni però. Senza Enrico il nostro obiettivo diventa la salvezza”. Il campionato nazionale parte dunque orfano di uno dei suoi protagonisti. Ma quello che più interessa, in una stagione di fine quadriennio come questa, è il recupero del campione dell’Aeronautica Militare in chiave olimpica. “I medici non si sono pronunciati sui tempi di ripresa perché non esiste per l’infortunio di Pozzo una casistica riferibile ai ginnasti – ci fanno sapere dalla sua società - per i ballerini, ad esempio, si prevede un recupero che va dai 3 agli 8 mesi”. Nel frattempo Enrico, una volta tolto il gesso, potrà riprendere a lavorare sulle parti alte e magari sperare di rientrare per le ultime due prove di Seria A, Schio e Mortara, o agli Europei di Losanna agli inizi di maggio, nelle specialità dove non serve la spinta degli arti inferiori, come la sbarra, le parallele, il cavallo con maniglie e gli anelli. Anche qui sarà necessario non forzare sulle uscite. La speranza rimane quella di riavere l’atleta al 100% per i Giochi Olimpici.