Il Palazzetto dello Sport di piazza Apollodoro fu progettato da Pier Luigi Nervi e Annibale Vitellozzi nel 1956, in contemporanea al più grande e celebre PalaLottomatica, e fu costruito nel biennio ‘58-‘60 in occasione delle Olimpiadi del 1960. Mezzo secolo dopo il Comitato Regionale Lazio della Federazione Ginnastica d'Italia ha scelto questo impianto per celebrare il 50° anniversario dei Giochi estivi di Roma. Un’edizione indimenticabile per la Ginnastica azzurra, che conquistò un bronzo con la squadra maschile, un altro al corpo libero con Franco Menichelli e l’argento alle parallele di Giovanni Carminucci. Tre podi che, come ricorda il presidente FGI Riccardo Agabio – che di quella storica Nazionale era prima riserva, insieme ad Arrigo Carnoli – “segnarono il cammino della Federazione verso i trionfi moderni”. Dall’incantevole scenario delle Terme di Caracalla all’impianto del quartiere Flaminio il balzo non è esclusivamente spazio-temporale, ma anche, e soprattutto, emotivo. Rivedere insieme Orlando Polmonari, Pasquale Carminucci e Gianfranco Marzolla su una pedana ginnica è stato un grande evento e non soltanto per i presenti con i capelli bianchi. Molti dei giovani impegnati nella celebrazione delle Olimpiadi capitoline sono cresciuti, infatti, nei miti del passato, campioni di un’altra epoca che hanno contribuito fortemente all’evoluzione e alla diffusione della Ginnastica odierna. Mancava Menichelli e il compianto Giovanni Carminucci, rappresentato però dal figlio Roberto. “Il ricordo naturalmente – continua il prof. Agabio nel suo saluto – va agli amici che non ci sono più, a Giovanni, ma anche ad Angelo Vicardi. Permettetemi di ringraziare Franco Carraro, Presidente del Comitato Organizzatore Roma ’60, e Roberto Fabbricini, Coordinatore di questa eccezionale iniziativa, che ci consente oggi di festeggiare una pagina memorabile della nostra storia”. Il parterre del Palasport per l’occasione era pieno di personalità del mondo dello sport in generale e del nostro in particolare. Al fianco del Presidente Federale sedevano il prof. Bruno Grandi, presidente onorario FGI e numero uno della Federazione Mondiale, Alessandro Palazzotti, a capo del CONI Lazio, accompagnato dal suo Vice, la signora Antonia Paparelli, e il collega del CONI provinciale Riccardo Viola, Roberto Accili, che guida il Comitato regionale della Ginnastica, il Segretario Generale Michele Maffei e un suo autorevole predecessore, Luigi Cimnaghi, il consigliere Pier Luigi Miranda, la DTN dell’Aerobica Maria Cristina Casentini, oltre naturalmente, agli olimpionici del ’60 e ad altri tre atleti olimpici: Cinzia Delisi, Adolfo Lampronti (entrambi presenti a Monaco ’72) e Michela Imperatori (Seul ’88). Il gala, dopo la sfilata dei partecipanti, si è articolato in un programma dinamico e divertente, ben assortito tra esibizioni di Artistica, Ritmica e Ginnastica per Tutti. Ad aprire è toccato al gruppo Gymnaestrada di Genzano. Una ventina di ginnasti che sulle note di Nino Rota hanno presentato “Artisti di strada”, una performance colorata e piena di allegria, ispirata ai caroselli dell’8 e ½ felliniano. La Polimnia Ritmica Romana è salita in pedana per ben quattro volte. Due gli esercizi individuali: Denis Campagna (Junior 2ª fascia) con le clavette e Martina Centofanti (Allieva 2ª fascia) con la palla. In mezzo le prove d’insieme, dal collettivo Serie C (Federica Catalli, Martina Centofanti, Ginevra Campanelli, Giulia Ciambellini ed Elisa Todini), a quello con i 5 cerchi (Denis Campagna, Silvia Pignalberi, Michela Morvillo, Desiree Di Marco e Gaia Galderisi). Nutrita anche la rappresentativa della Busen Nettuno con il collettivo maschile (Marco Leonardis, Andrea Locicero, Lorenzo Simonetti, Lorenzo Sambusetti, Emanuele Riggi e Lorenzo Mercadante) e quello femminile, sei splendide ginnaste impegnate nella routine dal titolo “Come sei veramente”. Da sottolineare la commovente rievocazione dell’esercizio di Menichelli al corpo libero messa in scena da Simonetti (12 anni), insieme al compagno della Velitrae Leonardo Di Meo (10 anni). Sempre sul filo del ricordo l’ASD Xistos ha presentato il gruppo della Gymnaestrada, impegnato in “Ritmica - ieri, oggi e domani”, una rivisitazione del percorso dei piccoli attrezzi, dai loro albori fino ai nostri giorni. Alla truppa velletrana ha risposto la S.S. Lazio Ginnastica Flaminio con “La giostra dei giocattoli”, un’esibizione che rivedremo alla prossima Golden Age di Portimao. La squadra Open di Anna Vera Pifano, invece, è stata protagonista di una splendida composizione con sei clavette: guidate da Chiara Bria e Giorgia Rondoni, le più giovani Ginevra Locatelli, Vittoria Matarrese, Alessandra Campanelli e Federica Trotta hanno difeso con onore il blasone di un club prestigioso e ancora fresco del successo di Fabriano. Il Syncrogim de La Pallacorda ne “Il risveglio della Mummia” ha messo in evidenza le doti di Arianna Dal Buono, Valeria Barchiesi, Flavia Ferraris, Elena Pizzullo, Eleonora Sabatelli e Daria Marcon. 11 donne e 4 uomini hanno invece animato la bella uscita della sezione di Artistica della Velitrae, sulle note di Waka Waka (This Time for Africa), il tormentone estivo di Shakira. In chiusura ecco il gruppo misto Astrali, con un’interessante proposta, dal titolo “Eterno conflitto”, a metà tra il Wushu (disciplina derivata dal Kung Fu) e la danza acrobatica. L’augurio implicito nei cuori di tutti gli astanti, in campo e sugli spalti, a conclusione della festa romana, era quello, impronunciabile per ovvi motivi scaramantici, di ritrovarsi nel 2020 in una nuova e grande avventura a cinque cerchi.