Martedì scorso Madam Viner è stata rieletta a capo della Federazione russa di Ginnastica Ritmica. E questa non sarebbe, di per sé, una gran notizia. Se non fosse che al suo fianco il Congresso ha voluto che ci fosse, in qualità di Vice Presidente, la divina Evgenia Kanaeva. L'incarico politico ha avuto come prima conseguenza quella di scombinare i piani della due volte campionessa olimpica che dopo Londra sembrava volesse arrivare fino a Rio de Janeiro. “Lavorando duro avrei potuto continuare – ha dichiarato la stella di Omsk annunciando invece il suo ritiro – però avevo voglia di fare altro oltre ad allenarmi. Non escludo la possibilità che un giorno io possa tornare in palestra come tecnica. Kanay lascia così la pedana, gettando nello sconforto i suoi innumerevoli estimatori. Dopo aver vinto tutto da Pechino in poi: Mondiali, Europei, Coppe del Mondo ed Universiadi Evgenia saluta le competizioni all'età di 22 anni. “Condivido la sua scelta – ci risponde Marta Pagnini, la Farfalla azzurra che vanta con la Kabaeva una bella e antica amicizia – meglio lasciare all'apice, quando ancora sei in forma, che tirare avanti, come ha fatto Alina Kabaeva, fino alla resa sul campo. Evgenia, invece, se ne va da regina. In Russia poi non le mancheranno nuove opportunità di carriera. Lì la Ritmica è sport nazionale, ha grande visibilità, quindi sono certa che rimarrà un personaggio di spicco. E' vero anche che mi rivelò di voler completare gli studi e di desiderare una famiglia. Le auguro il meglio, perché, al di là della ginnasta, è una ragazza speciale. E magari un giorno, chissà, accetterò il suo invito e l'andrò a trovare a casa sua, per prenderci un tè e ricordare le nostre vittorie”. Dal Cariprato, quando, giovanissime si scambiavano suggerimenti, fino ai Giochi di Londra, dove, seppur su gradini diversi, hanno pianto insieme per una medaglia olimpica.