Città Studi Biella - La ginnasta azzurra Francesca Deagostini ha preso parte mercoledì 11 dicembre alla giornata conclusiva di “Dedalus. Meno dispersione, più occupazione: innovare l’orientamento scolastico”, progetto sperimentale dedicato all’utilizzo della narrazione per contrastare la dispersione scolastica. Dedalus è il titolo del romanzo giovanile di James Joyce e del suo protagonista che ha ispirato un progetto innovativo, rivolto ai ragazzi tra i 13 e i 14 anni che, esattamente come accade al giovane Dedalus, attraversano una fase complessa dell’età, in cui improvvisamente si chiede loro di crescere, affrontare la vita e compiere scelte importanti.Il progetto è stato finanziato dal bando Interreg Italia-Svizzera 2007-2013 – programma comunitario volto a favorire la cooperazione transfrontaliera in ambito economico, ambientale e incrementare la qualità della vita in ambito sociale e culturale – e si chiude con successo dopo due anni di lavoro. Dedalus è stato patrocinato dalla Regione Piemonte attraverso il sostegno dell’Assessorato all’Istruzione e dell’Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale. La ginnasta de La Costanza Andrea Massucchi ha partecipato alla serata condotta da Alessandra Tedesco, curatrice delle rubriche libri di Radio 24 Il Sole 24 Ore e aperta a tutta la cittadinanza. Al tavolo dei relatori, insieme a Francesca, c’erano Marco Balzano, insegnante, scrittore e vincitore del Premio Flaiano 2013 con l’opera Pronti a tutte le partenze, Sellerio Editore; Giusy Versace, atleta paralimpica che dopo aver lavorato come professionista della moda nell’azienda di famiglia ha reimparato a camminare, dopo un grave incidente….e poi ha deciso di correre. Tra una battuta dell’attore e comico Gianluca Fubelli, in arrivo dalla trasmissione di Italia1, Colorado, e la proiezione in anteprima del video, con le testimonianze di Alessandro Baricco, Roberto Saviano e dei veri protagonisti del progetto: i ragazzi, sono stati presentati i due volumi che raccolgono il racconto dell’esperienza e i dati conclusivi. Sono intervenuti anche Alberto Cirio, Assessore all’Istruzione e Claudia Porchietto, Assessore regionale al Lavoro della Regione Piemonte. Al progetto Dedalus hanno partecipato 324 studenti italiani e svizzeri appartenenti a 12 classi della provincia di Biella e 4 classi del Cantone dei Grigioni, iscritti al 3° anno della scuola secondaria di primo grado nell’anno scolastico 2012-13 e che sono stati accompagnati nel percorso di orientamento da scrittori e da counselor. Ecco la loro voce. “Mi chiamo Andrea e sono un patito di sport, soprattutto la pallacanestro che è anche il mio sport preferito“. “Sono Sofia, una persona alla quale piace uscire con gli amici, leggere libri e nuotare”. “Mi chiamo Attila, ho 15 anni e sfortunatamente sono figlio unico”. Una, due righe. Così scrivono i ragazzi protagonisti del progetto. Una manciata di parole che rompe il velo lasciando apparire in un lampo vite che prendono forma e materia, diventano così reali perché poggiate sul foglio bianco che ospita le grafie di ragazzi. “Avevamo in mano dei rubini e la rete era fatta di vento gelato, stavamo raccogliendo stelle, ma non stelle qualunque, stelle che davamo ai bambini di tutto il mondo e quando i bambini toccavano le stelle queste scoppiavano in una polvere che cadeva addosso a loro ed esaudiva il loro desiderio più profondo, magari che non sapevano neanche dell’esistenza”. In Italia la dispersione scolastica è al 18.8% contro il 14.1% dell’Europa. L’obiettivo di Bruxelles per il 2020 è portarla al 10%. Dedalus vuole essere un modello per cambiare questi numeri.