Dopo il tradizionale saluto del Presidente Federale Riccardo Agabio al Segretario Generale Roberto Pentrella e a tutti i dipendenti della sede nazionale FGI di Viale Tiziano 70, a Roma, da domani 23 dicembre, per disposizioni del CONI, gli uffici della Federazione Ginnastica d'Italia resteranno chiusi fino a venerdì 2 gennaio 2015 compreso. L'attività lavorativa riprenderà, dunque, da lunedì 5 gennaio. Intanto il prof. Agabio nella consueta intervista di fine stagione all’Agenzia di stampa Italpress ha fatto un consuntivo del 2014, sottolineando l’importanza dell’anno che verrà! Quattro domande poste dal giornalista Massimiliano Curti alle quali il Presidente FGI risponde con schiettezza, valutando, a metà del quadriennio, lo stato del work in progress verso Rio de Janeiro!  


 


Che voto dà al 2014 della Ginnastica azzurra e perché?

Nella Ginnastica il giudizio è composto dal valore delle difficoltà e da quello dell’esecuzione. Quindi, rispondendo alla domanda con lo stesso criterio, direi che il 2014 dal punto di vista delle difficoltà ci ha visti competitivi in tutte le discipline, mentre da quello esecutivo, di fronte all'accresciuta concorrenza degli avversari, agli infortuni e alle poche risorse disponibili, siamo riusciti comunque ad imporci, divenendo ancora più coscienti dei nostri mezzi. Con l'oro al corpo libero agli Europei di Sofia e il secondo posto in World Cup di Vanessa Ferrari, la 5ª posizione mondiale della squadra femminile a Nanning, la conferma dell'argento iridato a Izmir e la conquista della piazza d'onore continentale a Baku da parte delle Farfalle della Ritmica, oltre a tutti i piazzamenti in C.d.M., nonché le fughe in avanti verso un futuro ancora tutto da scrivere di Simone Bresolin, bronzo europeo juniores al cavallo con maniglie, Iosra Abdelaziz, argento alle parallele asimmetriche agli Y.O.G. di Nanchino, Alessandro Lucarelli, bronzo giovanile al Trampolino Elastico degli W.A.G.C. di Daytona Beach e di tanti protagonisti della prima edizione dei Comegym di Ragusa, a cominciare dai premiati Lorenzo Galli, Davide Odomaro, Sofia Busato e Pilar Rubagotti, possiamo tranquillamente affermare che la Scuola ginnica italiana, riconosciuta e riconoscibile ad ogni latitudine, sia stata, ancora una volta, promossa.

 

Cosa si attende dal 2015, anno importante soprattutto in chiave RIO?

L'anno venturo avremo davvero gli esami di maturità, anche se il nostro criterio di qualificazione olimpica prevede una seconda chance al Test Event del 2016. Come ho sempre sostenuto, per noi la qualifica è il vero unico obiettivo del quadriennio, nel rispetto del mandato del CONI, e lo dobbiamo raggiungere con tutte le squadre e con gli individualisti di Ritmica e Trampolino. Una volta staccati i biglietti ai Mondiali di Glasgow (24 Ottobre - 2 Novembre) con l'Artistica maschile e femminile, a quelli di Stoccarda (7/13 Settembre) per la Ritmica e di Odense (25/28 Novembre) per il Trampolino Elastico, potremo andare in Brasile con la forza e il coraggio dei Giusti, consapevoli di aver già fatto il nostro dovere. Veniamo dall'en-plein di Londra e più passa il tempo più diventa difficile. Salire sul podio olimpico poi è ormai un'impresa epica, eppure nelle ultime tre edizioni noi ci siamo riusciti 5 volte, collezionando altrettanti quarti posti. Dal 2015 mi attendo, dunque, la solita prova di carattere dei nostri ragazzi, per allungare una tradizione che se non ci ha visti sempre vincenti, perlomeno ci ha consentito di andarci spesso molto vicini.

 

Le maggiori novità della Federazione, agonistiche e non

A livello organizzativo, più che una novità, vorrei evidenziare la conferma, per il settimo anno consecutivo, della tappa italiana di Coppa del Mondo di Ritmica, in calendario a Pesaro dal 10 al 12 aprile. Stessa sede della Festa della Ginnastica, appuntamento fisso, dal 21 al 29 giugno, per tutti gli appassionati e amatori delle nostre discipline. E poi il Grand Prix, giunto alla 24ª edizione, che dopo un lungo tour per l’Italia torna al Forum di Assago, il 4 di luglio. Un’altra bella notizia è l'introduzione a livello dimostrativo di Aerobica e Acrobatica nel programma dei Giochi Olimpici Europei che vedremo a Baku dal 12 al 28 giugno. Fuori della pedana, inoltre, la FGI si è sempre dimostrata, e continuerà a farlo, tra le più intraprendenti come dimostra la nuova partnership con il Gruppo Granarolo S.p.A. e lo Yomo Sponsor di Maglia Azzurra, oppure la IV Serie di Ginnaste-Vite parallele, ormai un cult tra i più giovani, in onda in primavera su MTV, o il nuovo palinsesto della WEB TV federale con dirette streaming e produzioni on demand, reportage e speciali da Mondiali ed Europei, nonché il TGym, il Telegiornale dei Ginnasti. Per non parlare dei canali Social dove, malgrado sia la decana delle Federazioni – nel 2019 farà 150 anni – la Federginnastica raccoglie migliaia di follower e visualizzazioni.

 

Due talenti, un uomo ed una donna, su cui scommettere per l'immediato futuro

Potrei andare sul sicuro con i grandi veterani ancora in attività, come Matteo Morandi o Alberto Busnari, talenti puri nei rispettivi attrezzi (anelli e cavallo con maniglie), che avevano iniziato il 2014 con rinnovato entusiasmo in World Cup, sul podio di Osijek, prima di essere frenati da una serie di impedimenti fisici. Oppure potrei citare Ludovico Edalli ed Erika Fasana nell'Artistica, Veronica Bertolini nella Ritmica, tutti finalisti all-around agli ultimi Mondiali. O ancora Paolo Principi ed Elisa Meneghini, campioni italiani assoluti, o Enus Mariani, che dopo aver vinto il Concorso Generale juniores agli Europei di Bruxelles nel 2012 e il brutto infortunio che l'ha bloccata per quasi un anno, ha ricevuto la Yomo Cup come migliore interprete al Grand Prix di Firenze del 22 novembre scorso. Preferisco però scommettere, più in generale, su tutta la squadra di Artistica Maschile, che è sempre riuscita a trovare al suo interno la grinta e la compattezza per raggiungere la qualificazione olimpica, soverchiando ogni pronostico, e sulle atlete donne in generale, che nella Ginnastica come negli altri sport, non perdono mai l'occasione di sconfessare con imprese agonistiche leggendarie coloro che ancora si ostinano a definirle “il sesso debole”.