Oltre mille comuni analizzati, 11.508 impianti censiti in 12 mesi di rilevazione e 30 contratti di lavoro destinati a giovani under 30 per l’attività di rilevazione. Questi alcuni dei dati del "Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio" presentato il 6 aprile a Roma, presso il Salone d'Onore del Comitato olimpico nazionale italiano, dal presidente del Coni Giovanni Malago' e dal ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa. Il Progetto Pilota, costato 500mila euro e realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha riguardato quattro regioni (Friuli Venezia Giulia, Toscana, Molise e Calabria), ma "presto - come ha spiegato Malago' - analizzeremo anche la situazione nelle altre regioni". Il lavoro ha portato a una prima mappatura omogenea del patrimonio impiantistico esistente. Dal documento (6210 impianti censiti in Toscana, 2092 in Friuli Venezia Giulia, 2692 in Calabria e 514 in Molise) emergono i primi dati: il Friuli risulta essere la regione con la più alta media degli impianti per mille abitanti (1.70); la Calabria è invece il fanalino di coda (1.36) ma risulta la regione, tra quelle analizzate, più virtuosa per quanto riguarda la realizzazione di nuovi impianti (ben il 30% costruiti dopo il 2000), al contrario del Friuli, dove la maggior parte delle strutture è stata realizzata tra il 1970 e  il 1990. "I dati sulla crescita dell’attività sportiva in Italia ci mettono di buon umore - ha sottolineato il presidente del Coni - ma dove facciamo questo sport? Questa domanda rimanda all'enorme ferita rappresentata dalla scuola. Noi possiamo fare l'accordo con il Miur, avere presidi illuminati e altre cose, ma se poi nelle scuole non abbiamo fisicamente le palestre, o se queste non sono agibili, tutto questo lascia il tempo che trova. Da qui nasce la volontà del censimento. Da qui noi partiamo, dalle quattro regioni coinvolte per poi allargare l'analisi a tutto il territorio. E ci sarà il doveroso riconoscimento per Roma e la provincia, perché' questo discorso si aggancerà al dossier olimpico e all'offerta che dovremo presentare per la candidatura ai Giochi del 2024. Finalmente avremo una fotografia dello stato degli impianti sportivi, fondamentale perché' in alcune zone siamo messi bene ma altre zone sono un disastro, figlio di 50 o 60 anni di investimenti poco logici". La condivisione di un unico database e di un'unica metodologia di rilevazione, il perfezionamento dei criteri di analisi, il perfezionamento dei criteri di analisi e classificazione, l'informatizzazione degli strumenti di caricamento e monitoraggio dei dati sono alcuni degli elementi caratterizzanti questo nuovo censimento, affinché' si possa innescare un meccanismo di continuo aggiornamento e dalla semplice "fotografia statica" del momento si possa creare un vero e proprio "catasto dinamico" degli impianti. "Le strutture sportive son un servizio essenziale – ha sottolineato il ministro Costa - E' importante capire dove sono concentrate e puntare ad un intervento specifico, per questo noi siamo vicino al lavoro del Coni e del presidente Malagò". L'obiettivo del Comitato olimpico nazionale è ultimare il censimento, che nelle previsioni dovrebbe costare complessivamente tre milioni di euro, entro la fine del 2017.