Il presidente Agabio sposta la Serie A di Ritmica ad Ancona e dispone una raccolta fondi per i terremotati
Malgrado le rassicurazioni delle autorità locali e della società organizzatrice il Presidente Agabio, dopo aver informato il Consiglio Direttivo Federale, ha deciso con sua delibera d’urgenza di spostare la seconda giornata del campionato nazionale di ginnastica ritmica da Fabriano ad Ancona. “Anche se fossimo sicuri al 100% che non accadrà nulla, lo stato di apprensione delle popolazioni locali e non solo ci suggerisce di usare buon senso. Mi sono immedesimato – ha dichiarato il prof. Agabio – con i tanti genitori delle nostre giovani atlete. La gara sarà spostata sulla costa, nel capoluogo di Regione, proprio come sta facendo la Protezione Civile con gli sfollati. Poi siamo tutti sotto lo stesso cielo. Speriamo di tornare presto a parlare di sport”. Nonostante le discussioni che si sono scatenate sui social in Federazione sono arrivate soltanto 13 richieste di spostamento o annullamento della manifestazione da parte delle società partecipanti, tra Serie A e B. Questo ha reso più difficile la scelta del numero uno federale, il quale però, senza badare a spese, si è assunto la responsabilità di trasferire l’evento, alla vigilia del suo svolgimento, in un luogo più sicuro. Piccola deviazione, dunque, sulla Strada Provinciale Cameranense, a Varano di Ancona, per le 30 squadre del Campionato più bello del Mondo, che porteranno quindi sulla pedana del PalaRossini, impianto ben noto al mondo della Ginnastica, la gioia di vivere e i valori dell’amicizia e della solidarietà. A tal proposito la Federazione Ginnastica d’Italia attiverà all’ingresso del Palasport un centro di raccolta di contributi volontari che saranno poi devoluti ad ActionAid per lo sviluppo della piattaforma informativa TerremotoCentroItalia.info. L’organizzazione benefica, partner della FGI - a sua volta ente morale dal 1896 - è anche impegnata nell’ambito scolastico, con attività ricreative e di sostegno agli insegnanti tramite incontri con docenti di altre regioni che hanno dovuto affrontare la stessa situazione.
