Roma - Alice D'Amato è il Germoglio d'Oro del Premio Marisa Bellisario 2025
Ieri sera, nella meravigliosa cornice del Tempio di Venere, di fronte al Colosseo, nel parco archeologico dei Fori imperiali, si è svolta la 37ª edizione del Premio Marisa Bellisario, “l’Oscar delle donne che fanno la differenza”, istituito da Lella Golfo, presidente dell’omonima Fondazione, giornalista ed ex deputata, da sempre in prima linea nella battaglia per i diritti femminili. Tra le vincitrici scelte dalla Commissione presieduta da Gianni Letta, c’era la medaglia d’oro olimpica alla trave, argento a squadre, Alice D’Amato, in rappresentanza dello sport italiano in generale e della ginnastica in particolare. Tra gli invitati il Presidente FGI Andrea Facci, forte promotore della candidatura della genovese e vicino alla Fondazione, della quale condivide principi e finalità così affini all’Ente da lui presieduto e costituito da donne, in grande maggioranza tra i suoi tesserati.
Le premiate, tra le quali, nella categoria Internazionale, spiccava la figura del presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, sono state ricevute, nel pomeriggio, al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il protagonismo femminile è «conveniente» per tutti grazie allo «specifico» che le donne portano in tutti gli ambiti in cui si affermano, ha sottolineato il Capo dello Stato, che poi ha augurato il meglio alle sue ospiti “per le doti, le capacità, la determinazione che è anche un esempio costante per tutte le altre donne”. “Sono onoratissima di essere qui e di ricevere il germoglio d’oro – ha detto D’Amato al Presidente Mattarella, presentandosi - Ringrazio la Fondazione Bellisario, le Fiamme Oro e la Federazione Ginnastica d’Italia. Sono grata di essere considerata un esempio per tutti i giovani che intraprendono la strada sportiva”.
Oltre al riconoscimento consegnato alla nostra atleta, lo stesso che nel 2024 era andato a Federica Brignone, sono state insignite della “Mela d’Oro” tante altre eccellenze, in una rassegna condotta da Gabriele Corsi e che presto sarà trasmessa, in prima serata, su RaiUno: per le Istituzioni alla prima Ragioniera Generale dello Stato Daria Perrotta e per l’Informazione alla Direttrice dell’Agenzia Giornalistica Italia (AGI) Rita Lofano. Riconoscimenti anche per l’Imprenditoria a Laura Bertulessi, Founder e Amministratore Delegato di Italtrans, per il Management a Maria Luisa Gota, Amministratore Delegato Eurizon, prima donna alla guida di Assogestioni e Responsabile della Divisione Asset Management di Intesa Sanpaolo. Premi Speciali a Arianna Alessi, Vicepresidente OTB Foundation e Suor Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline. Per lo Spettacolo il Premio va a Claudia Gerini, consegnatole dal collega attore Massimo Ghini.
A proposito di spettacolo, non sono mancate esibizioni di grande valore artistico, con Francesca Michielin, ex ginnasta e oggi straordinaria interprete di canzoni di successo, amatissima dai giovani, e di grande valore morale, come Simone Cristicchi che dopo aver recitato un estratto della poesia “Lì romani in Russia”, di Elia Marcelli, ha deliziato il pubblico presente con “La Cura” di Franco Battiato, davanti alla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e alla ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ognuna delle premiate veniva accolta sul palco da un brano musicale da lei scelto. Alice D’Amato, elegantissima, è salita sulle note di “Balorda nostalgia” di Olly e poi, dopo un video celebrativo delle sue imprese, ha riscosso un grande successo con la sua spontanea simpatia, ricevendo il prestigioso riconoscimento dalle mani di Valentina Vezzali, pluri-olimpionica di scherma e sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport nel governo Draghi.