




Tallinn - Naclerio, Ottaviani e Segatori, dalla squadretta alla Nazionale maggiore, una vita sportiva...Insieme!
Conosciamo la nuova squadra nazionale di Ginnastica Ritmica, impegnata in questi giorni agli Europei di Tallinn, in Estonia. L’Insieme guidato dalla head coach Mariela Pashalieva è composto da cinque new entry e dall’aviere Laura Paris, l’unico bronzo olimpico di Parigi che ha scelto di proseguire l’attività agonistica in direzione di Los Angeles 2028. Alexandra Naclerio, Serena Ottaviani e Giulia Segantori, anche loro appartenenti al Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, sono state per molti anni le riserve di Alessia Maurelli e compagne e si sono allenate sulla pedana B dell’Accademia di Desio, in attesa del loro momento. Che adesso è arrivato!
Naclerio è nata a Modena, il 16 luglio 2005 ed è stata scoperta in tenera età alla società Club Giardino di Carpi. “La mia mamma è russa ed ha deciso di chiamarmi Alexandra perché è un nome un po’ più occidentale ma al tempo stesso le ricorda la sua Patria. Quando sono nata ha deciso di trasmettermi la sua grande passione per la ritmica”. Nel suo palmares c’è già un argento al mondiale juniores e diverse affermazioni in tornei internazionali come quelli di Burgas, Gdynia e Desio. Ha partecipato anche all’Europeo di categoria a Baku, conquistando un bronzo nel completo a squadre. Dal 2021 fa parte della Nazionale maggiore. “Ho iniziato ad allenarmi a Carpi quando avevo cinque anni, insieme a Federica Gariboldi che mi ha insegnato davvero tutto. Ero una bambina alle prime armi che non sapeva niente, poi giocando con le altre piccole ginnaste, piano piano, ho sviluppato la mia passione per questa disciplina. E a Carpi ho fatto le mie prime esperienze. Siamo passati in serie A2, ho fatto parte della squadretta nella rassegna continentale a Baku e in quella iridata di Mosca. Le emozioni che mi porto dentro non me le dimenticherò mai. Il mio idolo è sempre stata Evgenia Kanaeva. C'era anche lei a Mosca nel 2019 e mi ricordo che mi prese sulle sue ginocchia e mi disse, so che anche tu parli russo e che tua madre è di Omsk. Non vi dico l’emozione. Io mi reputo una ragazza molto normale, tranquilla, infatti mi trovo molto bene a cucire col punto croce. Così, scherzando dico sempre, che un giorno potrei fare i body per le mie compagne più giovani, in modo da supportarle anche da lontano. Mi trovo in squadra da ormai quattro anni. Subito dopo le Olimpiadi di Tokyo ho partecipato ai festeggiamenti per il bronzo del 2021 ed è stato davvero un bell'inizio. Poi ho accompagnato le mie ex compagne anche nel percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi. È stato un periodo che mi ha insegnato che cosa vuol dire il lavoro di squadra. Stimo così tanto quelle ragazze e le ringrazio davvero per tutto ciò che hanno fatto per noi. Voglio loro davvero tanto bene. Adesso, prima della gara, noi facciamo un piccolo discorso, tutte insieme, chiuse in cerchio. Facciamo tre respiri profondi, al terzo buttiamo fuori l'aria e gridiamo sì, sì, tutte le volte, finché non entriamo in pedana convinte e nelle orecchie, malgrado il frastuono del pubblico o la voce dello speaker, continua a risuonare soltanto quel sì, sì, sì, sì. Non ci deve essere alcun dubbio nei nostri cuori e nella nostra testa”.
Così come Naclerio, anche Serena Ottaviani è entrata a far parte del gruppo senior nel 2021. Nata il 5 ottobre 2005 a San Severino Marche, è cresciuta nella Ginnastica Fabriano e oggi è tesserata per il Gruppo Sportivo di Vigna di Valle. A livello nazionale ha conquistato ben tre scudetti consecutivi tra il 2019 e il 2022. In campo internazionale ha fatto parte della squadra junior del 2019, portando a casa medaglie e piazzamenti prestigiosi. Nel 2024 ha ottenuto il terzo posto con l’Italia B al Trofeo Città di Desio. “Quello che impariamo qui e che poi cerchiamo di portare in pedana è l'eleganza. Con sempre un filo di espressività, sia di volto sia di corpo. La cosa bella della squadra è cercare di trasmettere al pubblico e a chi ci guarda, sia da casa sia dal vivo, tutta l'emozione che stiamo provando in quel momento. Senza parole, noi cerchiamo di trasmettere un messaggio, con il nostro corpo, la nostra armonia, attraverso un esercizio di due minuti e mezzo. Io ho iniziato all'età di quattro anni, grazie a mia sorella che praticava questa disciplina prima di me e mi ha fatto innamorare dell’armonia e dell’eleganza che esprimeva in pedana. In un agosto di pochi anni fa è arrivata la chiamata in Nazionale. Inutile dire che fosse il mio sogno, fin da piccina. Ho lasciato Fabriano e mi sono ritrovata con nuove compagne, fuori di casa. Ma si è creata subito una grande unione. Nonostante fossi tra le riserve mi sono sempre sentita parte di una grande famiglia. Mi sentivo tale quale alle titolari. In seconda squadra si imparano molte cose, capisci che vuol dire il lavoro in team, sentire il respiro delle tue compagne, capirle con uno sguardo, soprattutto nei giorni no. Agli European Cup di Baku, ad inizio maggio, sono dovuta entrare nell’esercizio con i 5 nastri per l’infortunio di Laura Golfarelli, in una parte che non conoscevo bene. Per fortuna avevo alle spalle il lungo lavoro della seconda squadra e quella versatilità che ci hanno insegnato per anni. E così sono riuscita a dare il mio contributo per vincere l'argento nella ‘Cross Battle’. L’errore? E’ sempre dietro l’angolo ma molte volte fai fatica ad accettarlo, soprattutto per le tante prove, le ripetizioni fatte in palestra, proprio per evitarlo. Maturando ti rendi conto, però, che un errore deve compromette tutto l'esercizio. Chi sbaglia deve essere forte, riprendere quell'attrezzo, stringerlo ancora più determinazione e andare avanti con la stessa carica. Molte volte dopo una perdita anche io ho pensato, oddio è finita. E invece no, è proprio lì che devi tenere duro, perché non sai mai come faranno le tue avversarie, ma soprattutto bisogna finire la routine nel migliore dei modi. Il pubblico è una parte fondamentale delle gare. Quando senti acclamare il tuo nome dagli spalti è qualcosa di indescrivibile. A me vengono i brividi, solo a pensarci, perché capisco quanto la gente tenga a noi, singolarmente, e alla squadra. Speriamo che questo sport possa avere sempre più seguito, l’amore dei nostri tifosi ci scalda l’anima e ci ripaga di tutti i sacrifici”.
Giulia Segatori, nata a Genova il 5 maggio 2004, è un’altra ginnasta già con una discreta esperienza, entrata nell’Accademia di Largo Atleti Azzurri d’Italia, anche lei, nel 2021, con Naclerio e Ottaviani. Dopo aver iniziato la sua carriera nella PGS Auxilium, sotto la guida di Maura Rota e Francesca Cugurra, oggi è un aviere, titolare in entrambi gli esercizi alla 41ª edizione degli Europei dei piccoli attrezzi. Oltre ai successi con l’Insieme juniores a Baku e Mosca, nel 2019, a livello senior ha brillato nelle World Cup del 2023, in prima squadra, ad Atene e Sofia, conquistando due ori e un argento nelle finali di specialità. “E pensare che da piccola facevo karate, assieme a una sorella gemella. Però non era il mio genere. Ho fatto anche nuoto, ma anche lì nulla. Poi ho provato la ginnastica, entro in palestra e vedo questo nastro volare. Lì mi sono innamorata. Avevo nove anni, ora ne ho appena compiuti ventuno. Dopo l’esperienza con la squadretta ho fatto il mio percorso come individualista fino arrivare al 2021, l’anno in cui sono stata selezionata per entrare a Desio. Sono in Accademia da quattro anni e finalmente è arrivato il mio momento. Mi reputo una persona molto dolce, estremamente sensibile. C'è un lato positivo e negativo di questa cosa. Sono molto ottimista e cerco sempre di tirare su l’umore del gruppo quando magari c'è un momento di debolezza, di fragilità. Stare tutti i giorni insieme, 24 ore su 24, per quasi un anno intero è una cosa insolita. Credo che la ritmica sia uno dei pochissimi sport che ha questa caratteristica. Per me è una cosa meravigliosa, perché si creano legami indissolubili e le compagne diventano come sorelle. Io ho una gemella, quella naturale, e altre sorelle acquisite. Questa squadra ha un potenziale ampissimo, anche lo staff che ci segue, le nostre allenatrici. Ho forte fiducia in noi”. Ed ora è arrivato il momento di dimostrarlo. Domani alle 17.00 (le 16.00 in Italia) comincia il programma d’Insieme, con le qualifiche per le final eight di specialità della domenica, che assegnano subito la medaglia dell’All-around. Con le tre “sorelline dell’Aeronautica”, cresciute insieme dalle giovanili alla Nazionale A, ci sarà il commilitone Laura Paris, e le due atlete della Motto Viareggio Sofia Sicignano e Chiara Badii.