Lipsia - ItalGAM, cantiere aperto. Cocciaro prepara lo sbarco in Sassonia: "Obiettivo podio!"
La settimana scorsa abbiamo incontrato il DTN della Femminile che ci ha anticipato qualcosa sulla formazione italiana a Lipsia, oggi abbiamo contattato il direttore della Maschile per la stessa ragione. I ragazzi dell’ItalGAM sono in raduno all’Accademia di via Ovada, a Milano, da una settimana e stanno lavorando intensamente per preparare il prossimo campionato d’Europa. In Sassonia vedremo di sicuro Yumin Abbadini (Aeronautica Militare), bronzo all-around individuale in carica e Mario Macchiati (Fiamme Oro), impegnati entrambi su tutti gli attrezzi. Il terzo è Casali (Fiamme Oro) che non farà il cavallo. “Lorenzo si è fatto male al polso il giorno prima della partenza per il collegiale – ci ha svelato Giuseppe Cocciaro – Si tratta di una distorsione, quindi evitiamo rischi inutili, anche perché in quella specialità siamo abbastanza coperti”.
Infatti, per gli altri due posti in squadra “ballano” quattro nomi e due sono esperti di maniglie: Gabriele Targhetta - l’enfant prodige diciottenne della Spes Mestre, argento al cavallo in Coppa del Mondo al Cairo - e Edoardo De Rosa, il classe 2000 della Ginnastica Gioy, con una presenza continentale già all’attivo, a Basilea nel 2021, e il ruolo di prima riserva ai Giochi di Parigi. Con loro è in corsa anche un altro eventuale esordiente, Lorenzo Bonicelli, che partecipò in panchina alla spedizione di Anversa, ai Mondiali qualificanti per le Olimpiadi del 2024. Il talento della Ghislanzoni GAL è un ginnasta completo e potrebbe dare un contributo sul giro completo, cosa che al momento non può garantire Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese). Il capitano, infatti, qualora venisse scelto, sarebbe un valore aggiunto, nel gioco degli incastri, a corpo libero e volteggio. Sul quadrato centrale - che proprio dopo i Giochi Olimpici di Tokyo gli regalò la medaglia d’oro, a Kitakyūshū nel 2021 - il Michelangelo azzurro sta aumentando le sue difficoltà, con una voglia matta di tornare protagonista sul palcoscenico del Mondo, magari a Giacarta, in Ottobre, in un’altra rassegna post olimpica. Al volteggio, invece, il sardo potrebbe dare il suo contributo con un doppio avvitamento.
“Abbiamo fatto una prova generale, un test con i punteggi – continua coach Cocciaro – e domani ne faremo un’altra. Martedì sera scioglierò le riserve. Nicola è il capitano in pectore di questo gruppo, e lo sta dimostrando pur non essendo sicuro di partire. La sua esperienza è importante per una rosa relativamente giovane, anche nelle fasi di avvicinamento alla gara. Non ho visto, comunque, grandi cambiamenti dopo Bercy. La squadra era matura anche prima dell’esperienza a cinque cerchi, che, tutt'al più ha aggiunto consapevolezza. I ragazzi si impegnano moltissimo e si aiutano a vicenda, è sempre stato così, e questo modello ci ha permesso, nelle ultime tre edizioni, di salire sempre sul podio”.
E’ vero, a Monaco di Baviera nel 2022 la Maschile della FGI salì sulla piazza d’onore, ad Antalya 2023 vinse il titolo e a Rimini, lo scorso anno, finì terza. E dopo un sesto posto ai Giochi, miglior piazzamento dall’edizione di Barcellona nel 1992, terza compagine europea dopo Gran Bretagna e Ucraina, perché dovremmo porci dei limiti? “L’obiettivo è confermarsi tra i primi – conferma il capo degli allenatori GAM – Tra l’altro la classifica uscirà fuori direttamente dal Concorso I, con la possibilità di scartare un punteggio per attrezzo, e il nostro sorteggio ci colloca nell’ultima suddivisione, con il via dalla sbarra. Partire per ultimi è sempre un vantaggio, per l’orario più consono, per la giuria già rodata e perché conosceremo gran parte dei risultati altrui. Certo, con noi gireranno alcuni avversari diretti e alla fine, come accade quasi sempre, vincerà chi sbaglia di meno”.
A livello individuale poi ci potrebbe essere una sorpresa. Oltre alla cinquina del Team le delegazioni degli uomini possono portare un individualista in più, fuori squadra ovviamente. Questo apre una chance per la sbarra di Carlo Macchini (Fiamme Oro), il quale si giocherà il posto con Targhetta e De Rosa, specialisti del cavallo. Se Cocciaro dovesse convocare da “single” uno degli ultimi due, Macchini non entrerebbe comunque in squadra, ma si spalancherebbero le porte per Bonicelli o Bartolini. “Abbiamo varie opzioni da studiare – conclude il DTN – ma una cosa è certa, ci giocheremo anche le medaglie di specialità. E occhio a Yumin, l’ho visto molto bene nel test, è in forma e potrebbe ripetere l’exploit di Rimini, nel concorso generale”. Insomma l’Italia c’è, non solo quella che vedremo dal 27 al 31 maggio (diretta Rai Sport HD) sulle pedane della Leipziger Messe (nella foto, i padiglioni della Fiera di Lipsia), in Sassonia, ma anche l’altra, che resterà a casa per preparare il prossimo impegno, grazie ad una rosa allargata e un mix di giovani talenti e veterani disponibili che, da qui a Los Angeles, ha tutta l’intenzione di farci divertire.