È il secondo del suo genere dopo l'evento inaugurale del 2019: il Junior World Championships di ritmica offre alle stelle emergenti di questa disciplina una pedana prestigiosa per dimostrare un potenziale, spesso e ancora, del tutto inesplorato. Figuriamoci poi con un buco organizzativo come quello del 2021, che, causa Covid, ha fatto perdere il treno ad un’intera generazione. Ora tocca ai 2008/2010, cioè a ragazzine che non erano ancora nate o lo erano appena, quando andavano in scena, a Torino, i XXIV Campionati d’Europa oppure mentre alcune delle loro attuali allenatrici, Chiara Ianni e Julieta Cantalluppi, splendevano ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009. Sembra passato un secolo, in realtà, anche solo dalla rassegna precedente, quattro anni or sono, quando all’Irina Viner-Usmanova Gymnastics Palace, impianto nuovo di zecca intitolato alla zarina dei piccoli attrezzi russi, si affacciava sulle pedane internazionali una giovanissima Sofia Raffaeli. E per il palmares federale del tempo gli argenti a fune e clavette della formica atomica parvero un’impresa. Nessuno poteva immaginare cosa avrebbe combinato poi, da senior, quella piccola marchigiana. Ed è questa incertezza a conferire fascino all’appuntamento di Cluj Napoca, cittadina di 3.300 anime a 440 chilometri da Bucarest, dove, probabilmente, scopriremo le étoile del futuro, quelle che ci faranno impazzire da Los Angeles 2028 in poi.

Sembra passato un secolo da quella competizione a Mosca, non soltanto per il Covid, ma anche per una assurda guerra che ha tagliato fuori russe e bielorusse, consegnandoci un’Ucraina, altra superpotenza della disciplina, in condizioni ovviamente non ottimali. Ma la Romania, non dimentichiamolo, è la nazione che ha regalato al mondo Nadia Comaneci, producendo negli anni tanti campioni di Artistica, e pure straordinarie interpreti della Ritmica, come l’attuale presidente della Federazione, il bronzo alla fune ai mondiali di Bruxelles 1992, Irina Deleanu . "La ginnastica ritmica è una miscela unica di arte e sport - ha spiegato la numero uno rumena, a capo del Comitato Organizzativo Locale del torneo iridato. “Uno sport che promuove la bellezza, il buon gusto, l'educazione della mente e del corpo. Ospitare un campionato del mondo di categoria è un mezzo ideale per gettare i semi per il futuro di questa disciplina”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Federazione Internazionale Morinari Watanabe il quale ha aggiunto: “In quanto centro storico per la cultura e lo sport, Cluj-Napoca è il luogo perfetto per un simile evento. La ginnastica fa parte della cultura rumena e sono convinto che questi saranno dei bellissimi Mondiali giovanili”.

Il claim del campionato, "The Beginning of Magic", descrive perfettamente lo spirito della competizione, in programma in Transilvania da domani fino a domenica 9 luglio, come il punto di imbarco per la prossima costellazione di star internazionali. Tre delle prime dieci ginnaste dei mondiali senior del 2022, tra cui la cinque volte medaglia d'oro Sofia Raffaeli, hanno fatto la loro prima apparizione ai mondiali juniores del 2019. A Mosca la squadretta salì sulla piazza d’onore ai 5 nastri e nel concorso generale. In quel gruppo c’erano Giulia Segatori, Alexandra Naclerio e Serena Ottaviani, che oggi fanno parte integrante della rosa senior dell’Accademia di Desio. Anche allora il sestetto, completato da Cella, Quoiani e Leone (quest’ultima subentrata a Villella) veniva da un bronzo agli Europei di Baku, nel completo, anziché quello alle 5 funi dell’Italbaby di adesso.

Corsi e ricorsi storici? Da domani si fa sul serio e lo scopriremo. “Vedo le ragazze più consapevoli e sicure, dopo l’esperienza in Azerbaijan” – ha dichiarato la coach Germana Germani. Di certo Virginia Cuttini, Gaia F. D’Antona, Cristina Ventura, Elisa Dobrovolska, Caterina Maltoni e Bianca Vignozzi sono consapevoli di quanto sia grande l’occasione che hanno davanti. Prima di loro sono passate dall’esperienza d’Insieme giovanile Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Milena Baldassarri, tanto per fare quattro nomi di ginnaste protagoniste agli ultimi Giochi Olimpici di Tokyo 2021. Non meno emozionante sarà l’esordio di Chiara Puosi (cerchio), Asia Fedele (palla), Sasha Mukhina (clavette) e Lara Manfredi (nastro). Le quattro individualiste hanno alle spalle soltanto qualche incontro internazionale, tra Il Cairo, in Egitto, Atene, in Grecia, e Marbella, in Spagna. Troppe poche uscite per pesarne il reale valore. Quindi tutto è possibile, compreso, scaramanzia a parte, che si possano difendere i piazzamenti della Raffaeli e la seconda posizione nel Team Ranking. O, perché no, che si faccia meglio! A livello continentale, la tradizione azzurra sul podio è ormai consolidata: da Katia Pietrosanti, seconda alle clavette a Bucarest nel 1993 fino alle 10 clavette di Budapest 2017, dai successi di Alexandra Agiurgiuculese ad Holon 2016 al nastro d’argento di Tara Dragas a Tel Aviv nel 2022, dai piazzamenti di Baku 2019 a quelli di quest’anno, passando per il bronzo alla fune di Talisa Torretti a Guadalajara nel 2018. Insomma, le cucciole italiane ci hanno abituati molto bene, ultimamente. E l’auspicio è che il trend si confermi in crescita alla BTA ARENA. Oggi è in programma la prova podio, dalle 15.15 alle 15.30, ora italiana. Un quarto d’ora per assaggiare la pedana rumena, solo quindici minuti di celebrità, alla Andy Warhol, che queste ragazze però vogliono rendere eterni, costruendoci sopra una carriera il più possibile duratura.