L’avventura è iniziata. Questa mattina, da Fiumicino, è partita la spedizione azzurrina per i Mondiali juniores di Ginnastica Ritmica. Seconda edizione, dopo quella pre-Covid del 2019 a Mosca. E seconda missione stagionale, dopo l’evento gemello dell’Artistica ad Antalya e, in particolare per la sezione, seconda esperienza, dopo l’Europeo di Baku, per la squadra giovanile, composta da Virginia Cuttini (Eurogymnica Torino), Gaia F. D’Antona e Cristina Ventura (Gymnasium Catania), Elisa Dobrovolska (Armonia D’Abruzzo), Caterina Maltoni (Cervia Ginnastica Sport) e Bianca Vignozzi (SG Etruria Prato). L’Italbaby, guidata dalle tecniche teatine Germania Germani e Chiara Ianni, si ripresenta sulla pedana iridata di Cluj Napoca, non più come un team di matricole, ma con un bronzo continentale alle 5 funi nel curriculum. Il progetto federale, nato nel 2022 tra le mura del palazzetto Giovanni Paolo II di Pescara, con l’esperienza delle tecniche abruzzesi cerca dunque conferme in Romania. Insieme alle “farfalline” alla BTA Arena farà il suo esordio iridato anche l’individualista dell’ASD di Chieti, Asia Fedele, insieme alle compagne Lara Manfredi (Ginnastica Fabriano) Sasha Mukhina(San Giorgio Desio) e Chiara Puosi (Motto Viareggio) accompagnate dalle rispettive tecniche, Julieta Cantaluppi, Chiara Marelli e Francesca Cupisti. La delegazione, capeggiata dal membro effettivo del Consiglio FIG Daniela Delle Chiaie, è completata dalle due ufficiali di gara, Elena Aliprandi ed Emanuela Agnolucci, e dal fisioterapista Alessandro Calcinaro. Il programma prevede la cerimonia d’apertura, le qualifiche individuali a cerchio e palla e il day1 dell’all around a squadre venerdì 7 luglio; le qualifiche individuali a clavette e nastro e il day2 del concorso generale d’insieme con relativa premiazione del completo di squadra e del team ranking sabato 8 luglio; le quattro finali di specialità individuali e le due final eight con le 5 funi e le 5 palle domenica 9 luglio (in diretta sull’OTT del CONI, ItaliaTeamTv, con il commento di Marta Pagnini). “La formula delle individualiste ricalca il campionato di Serie A italiano - ricorda la Delle Chiaie - Siamo stati noi ad inventarla e permette di non bruciare i giovani talenti sottoponendoli, in un’età molto delicata, cioè tra i 13 e i 15 anni, ad un lavoro troppo pesante sui quattro attrezzi. Tra l’altro il tempo di gara così è dimezzato, visto che il giro completo è per team, quindi fatto da un minimo di due ad un massimo di al quattro ginnaste, e si riesce a soddisfare meglio le esigenze televisive, mantenendo vivo l’interesse del pubblico. La squadra ha due esercizi di buon livello tecnico e artistico che, senza errori, possono portarla sul podio. Sono interessanti anche le individualiste e credo che possano far bene, sempre senza sbagli. Gli elementi fondamentali sono correttezza esecutiva, decisione e sicurezza, il risultato è una conseguenza. Le ragazze sembrano già un gruppo senior, sono molto mature e possono crescere ancora tanto, con questa nuova occassione di confronto internazionale. Diciamo che è adesso che si scoprono i superpoteri. Io ci credo!”.