In occasione del secondo CDF dell’anno, il 2 febbraio scorso, e nelle precedenti tre sedute il Safeguarding Office federale ha presentato una serie di attività proattive per la salvaguardia degli atleti. Le ginnaste e i ginnasti, posti al centro del progetto, e rappresentati da un’apposita commissione atleti, il cui regolamento è tuttora al vaglio del Coni, sono stati i principali beneficiari delle iniziative SO. Le politiche di “cultural trasformation” e “athlete empowerment” si articolano attraverso la realizzazione di una serie di pillole audiovideo con alcuni testimonial di punta, il manifesto delle 10 regole d’oro della FIG distribuito a tutte le società e associazioni sportive dilettantistiche affiliate, le riunioni periodiche con i tecnici apicali, le call per i progetti atleti per atleti per la diffusione della cultura del safe sport e del rispetto, progetti valutati poi da una commissione indipendente, workshop periodici di sensibilizzazione sui disturbi dell’alimentazione per la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione e di incontri tra esperti. Tra le raccomandazioni dell’organismo presieduto dal prof. Pierluigi Matera anche la creazione di un’apposita rubrica sul magazine “Il Ginnasta” e sul portale www.federginnastica.it, la predisposizione di un testo scritto con indicazione degli impegni da assumersi da parte dei tecnici prima di essere autorizzati ad allenare, la stesura di una Carta dei Diritti delle Ginnaste e dei Ginnasti e la costituzione di una Commissione di Studio per proposte normative e modifiche al Regolamento di Giustizia su sanzioni e incompatibilità. Nell’ultima seduta dell’Acqua Acetosa e nelle precedenti il Safeguarding Office, inoltre, si è raccomandato in merito alla posizione processuale della Federginnastica, che, come già annunciato nel CDF di novembre, si costituirà parte civile in sede giudiziaria nel caso di procedimenti in materia di abusi e violenze, e, nel ribadire la necessità dell’adozione di un piano integrato per il follow up delle azioni di salvaguardia, ha suggerito una particolare attenzione alle atlete e agli atleti presenti nei centri federali. Centrale, infine, anche il tema della formazione, dove, con la collaborazione dell’Istituto Auxologico Italiano e del Movimento Italiano Genitori, si sta creando una rete, coordinata da professionisti, con focus obbligatori su pedagogia, metodologia didattica, tecniche e pratiche di safeguarding e benessere dell’atleta, con aggiornamenti obbligatori sui principi del safe sport e il ruolo dei dirigenti e dipendenti federali. Il tutto sulla scorta della letteratura scientifica più moderna e delle più aggiornate esperienze applicative di cui alle corrispondenti realtà anglosassoni, in particolare su centralità dell’atleta e “inverted pyramid”. Nell’incontro di ieri con il MOIGE, presso la sede di Viale Tiziano 70, si è andati proprio in questa direzione, con i primi step dello studio per la stesura di un patto di corresponsabilità tra Federazione e famiglie. Il dottor Antonio Affinita, Direttore Generale e cofondatore del movimento organizzato di genitori e amici dei minori diffuso in tutta Italia, che da oltre 20 anni agisce per tutelare i nostri ragazzi e per denunciare quelle minacce sociali e carenze del sistema che compromettono la loro serenità, ha avuto un primo e proficuo incontro esecutivo con il Presidente FGI Gherardo Tecchi e lo staff della ginnastica italiana per cominciare a mettere a terra questo e gli altri progetti creati a difesa dei propri tesserati.