Nel Salone d’Onore del Coni al Foro Italico, si è svolto il convegno ‘Guerra e Sport”, i cui lavori saranno pubblicati nel prossimo numero della ‘Rivista di Diritto Sportivo’ del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, pubblicazione nata nel 1949 per felice intuizione dell’allora Presidente Giulio Onesti

Ai saluti istituzionali hanno fatto seguito brevi interventi sul tema del convegno, di grande attualità e di non facile interpretazione anche per i più illustri giuristi. Alle Testimonianze pregresse di Franco Carraro e Mario Pescante, entrambi ex presidenti Coni ed oggi Membri d’Onore del C.I.O., che hanno ricordato momenti conflittuali del passato e boicottaggi olimpici, hanno fatto seguito quelle più recenti ed attuali di Giovanni Malagò, Presidente del Coni e Membro effettivo del C.I.O., chiamato a gestire il mondo dello Sport in uno dei suoi momenti più difficili, a seguito dell’invasione della Russia in Ucraina che sta generando gravi e pesanti ripercussioni umane e sociali, ivi comprese quelle sportive. Significativo anche l’intervento di Manuela Di Centa sul suo vissuto da atleta.

Molti gli interrogativi scaturiti dai loro interventi e da quelli degli esperti di diritto sportivo che si sono susseguiti: Francesca Pulitanò, Associata di Diritto romano presso l’Università degli Studi di Milano, Stefano Bastianon, Ordinario di Diritto dell’Unione europea e Diritto europeo dello sport presso l’Università degli Studi di Bergamo, Laura Santoro, Ordinaria di Diritto privato e di Diritto sportivo presso l’Università degli Studi di Palermo, Ettore Battelli Associato di Diritto privato presso l’Università di Roma Tre.

Russia e Bielorussia con gli atti di guerra contro l’Ucraina, iniziati con l’invasione del 24 febbraio 2022, hanno violato la tregua olimpica delle Paralimpiadi invernali di Pechino, dando il là ai provvedimenti di C.I.O. Una tregua olimpica che era stata rinnovata il 2 dicembre 2021 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con il consenso di tutti i suoi 193 Stati Membri.

Dopo i primi giorni di guerra, preso atto dell’intensificazione dei bombardamenti russi su Kiev e del corridoio per i carri armati aperto in Bielorussia, il Comitato Internazionale Olimpico – come noto - ha condannato i due governi aggressori e ha inoltre esortato tutte le Federazioni Sportive Internazionali a trasferire o annullare i loro eventi sportivi programmati in Russia o Bielorussia. Il Comitato Paralimpico Internazionale, a sua volta, ha escluso le rappresentative nazionali, gli atleti e gli ufficiali di gara dei due Paesi dalle Paralimpiadi di Pechino 2022, mentre il C.I.O. ha raccomandato alle Federazioni Internazionali di non ammettere alle proprie competizioni le rappresentative nazionali, gli atleti e gli ufficiali di gara russi e bielorussi, anche per motivi di ordine pubblico e per tutelare l’incolumità degli stessi.    

L’auspicio emerso al termine dei lavori è che lo sport conservi intatta la sua forza riaffermando i valori di pace e amicizia fra i popoli, anche atrraverso la partecipazione alle competizioni sportive indipendentemente dalla razza, dal colore della pelle, dalla fede politica, dalla religione e dallo stato sociale, nel pieno rispetto della giustizia e dell’inclusione. Pace e amicizia fra i popoli che però, al momento, è ancora minata dall’efferata aggressione bellica russa nei confronti dell’Ucraina. Motivo per il quale la Federazione Ginnastica d'Italia ha deciso di ritirare la propria delegazione dal Congresso FIG di Istanbul, proprio per non incontrare i delegati russi e bielorussi.

Per il Coni presente al convegno anche il Procuratore Capo Ugo Taucher, mentre la Federazione Ginnastica d’Italia è stata rappresentata dal Vicepresidente Rosario Pitton e dal Legale Alessandro Avagliano.