Un 2022 da record. Mai, nella storia, lo sport italiano aveva vinto tanto a livello olimpico, mondiale e continentale. Ritrovarsi nuovamente sul podio dei Paesi più vincenti dopo un 2021 da incorniciare, con le 40 medaglie conquistate ai Giochi Olimpici di Tokyo, non era affatto scontato, ma i successi tricolori sono andati addirittura oltre le aspettative. La meritata festa dello sport italiano è stata celebrata nella palestra monumentale di Palazzo H, all’interno dell’Università degli Studi del Foro Italico, sede della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro. Sul palco il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che ha consegnato la massima onorificenza dello sport italiano agli insigniti. Tra di loro c’era anche Sofia Raffaeli, premiata per la medaglia d’oro individuale nel concorso generale iridato, in Bulgaria, a metà settembre. Oltre che per il titolo più ambito, nell’unica gara riconosciuta dal programma olimpico, l’agente delle Fiamme Oro, accompagnata dalla sua tecnica Julieta Cantaluppi, è stata applaudita anche per i successi con palla, cerchio e nastro, per il bronzo alle clavette e il primo posto nel team ranking insieme a Milena Baldassarri e alla squadra nazionale dei piccoli attrezzi. Inevitabile una domanda dei due conduttori sull’inchiesta che in questi giorni sta interessando il mondo della ginnastica. "Io fortunatamente non ho mai avuto problemi – ha dichiarato la formica atomica in diretta su Rai Due - sono cresciuta nella Ginnastica Fabriano, le mie allenatrici Julieta Cantaluppi e Cristina Ghiurova mi sono sempre state vicine e mi hanno fatto crescere. Sono vicina a tutte le ginnaste che hanno avuto questi problemi, mi dispiace per questa situazione ma la Ginnastica resta uno sport bellissimo e che sa dare tante emozioni". "Inchiesta ginnastica? Nel rispetto dei ruoli io credo debba solo riconoscere l'immediata e tempestiva reazione da parte della Federazione, che ha dato attenzione al grido di dolore delle ragazze - ha aggiunto Abodi - Mi auguro che con la dovuta trasparenza e determinazione chi ha qualcosa da dire lo dica, e chi deve valutare valuti. Io continuerò ad essere presente e contribuire a rendere tutto chiaro, non credo a pene esemplari ma giuste. Tutti i ragazzi e le ragazze devono sentirsi rispettati e liberi di denunciare – ha proseguito il ministro - Che sia un caso o 100mila merita la stessa attenzione e rispetto, questi ragazzi e ragazze operano per vincere e per convincere". Da parte sua Giovanni Malagò ha sottolineato che "ci stiamo sentendo con il ministro Abodi e il presidente Tecchi più volte al giorno, abbiamo affrontato le cose con grande attenzione e sensibilità, non siamo giudici, bisogna aspettare con rispetto". In apertura il Presidente del CONI aveva celebrato i successi di un 2022 aperto dai Giochi Olimpici Invernali di Pechino, edizione piena di soddisfazioni per l’Italia con 17 medaglie, secondo miglior risultato della storia dopo Lillehammer 1994 quando la spedizione azzurra conquistò 20 podi. “Ogni mattina mi sveglio e controllo la posizione dell’Italia rispetto agli altri Comitati Olimpici. Nel 2021 abbiamo chiuso al secondo posto, dietro agli Stati Uniti d’America, nel conto delle medaglie conquistate ai Giochi Olimpici, ai Mondiali e alle manifestazione equiparate, alle rassegne continentali. Allora dissi che sarebbe stato molto difficile ripetersi, invece siamo ancora sul podio. L’Australia ci ha superato con gli ultimi titoli continentali ma credo che vincere una medaglia in Oceania sia più semplice che in Europa. Questo nuovo record ci riempie d’orgoglio. È merito degli atleti, dei tecnici, delle federazioni, delle istituzioni, dei gruppi civili e militari”. Al termine della cerimonia è stata insignita del collare d'oro anche la società Pro Patria Bustese Sportiva, rappresentata dal dott. Luca Azzariti.