Una sala gremita di ragazzi, Jury Chechi che ha la competenza del ginnasta e la verve dell’anfitrione, due campionesse disposte a raccontarsi nel profondo. Il Festival dello Sport 2022, organizzato dalla Gazzetta dello Sport, Trentino - partner della Federginnastica - e con il patrocinio del Coni e del Comitato Italiano Paralimpico, non poteva aprirsi meglio: al Teatro Sociale di Trento, Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri hanno portato molto più della loro gioia per le medaglie vinte ai Campionati del Mondo di Sofia. La diciottenne marchigiana delle Fiamme Oro, prima italiana ad aver vinto nel concorso generale un oro iridato nella ritmica - in Bulgaria ne ha conquistati quattro in totale contando anche i tre di specialità e un bronzo alle clavette - ha parlato di sé come mai aveva fatto, dal perfezionismo come prima peculiarità del carattere fino alla passione per la lettura, per Rino Gaetano e per i Pinguini Tattici Nucleari. "E in pedana posso fare ancora di più - ha raccontato la campionessa del mondo -. A Sofia ho portato esercizi semplificati per non sbagliare, l’anno prossimo a Valencia spero di portare quelli completi. Il mio obiettivo è fare sempre il massimo. Non serve solo la preparazione fisica o la bravura nell’attrezzo, il ruolo fondamentale lo gioca la testa, è quella che ti permette di vincere o fare la differenza durante una gara. La mia allenatrice, Julieta Cantaluppi, è come una seconda mamma – afferma la ginnasta di Chiaravalle – Mi ha cresciuto sia dal punto di vista sportivo sia umano. Mi ha fatto comprendere che nello sport ci vuole umiltà e che finché non raggiungi la perfezione non puoi dire di aver dato il tutto per tutto”. Milena Baldassarri ha raccontato del bronzo alla palla in Bulgaria come "una liberazione, perché nel 2018 e 2019 ero arrivata quarta". L’Aviere dell’Aeronautica Militare sente come propria prima caratteristica l’eleganza, apprezza la sincerità delle persone e se deve pensare all’immagine della felicità pensa alla foto di lei che tiene in braccio Sofia dopo la conquista delle medaglie ai Mondiali. Le due ragazze sono un esempio di dedizione e amore per lo sport, sono felici delle scelte che hanno fatto. Durante l’intervista si sono prestate a fare da tutor ad Arianna e Noemi, due studentesse che sono salite sul palco per provare con loro alcuni esercizi a palla, nastro, cerchio e clavette. Hanno emozionato tutti con le loro esibizioni e sono rimaste fino all’ultimo autografo, fino all’ultimo sorriso riempiendo di felicità il cuore di tante giovani atlete che vedono in loro un esempio da seguire.