In attesa delle finali per attrezzo in programma nella giornata conclusiva di domani – domenica mattina con le juniores dalle 10.00 alle 13.03 e nel primo pomeriggio con le senior dalle 14.30 alle 17.31 – le fate sono tornate sulla prestazione odierna che è valsa loro il titolo europeo 2020 a squadre.

“Siamo super emozionate, abbiamo pianto, ancora non ci crediamo” – sono le prime parole a caldo di Giorgia Villa – Abbiamo lavorato tanto, siamo un gruppo molto unito e questo ci ha aiutato. Abbiamo lottato, l’ansia ogni tanto faceva capolino, ma l’unione fa la forza. Dopo la qualifica sapevamo di essere forti. Nella nostra testa c’era l’idea di vincere, e adeso che ci siamo riuscite non ci sembra vero. Per me questa medaglia ha un significato unico. Dopo aver perso il treno olimpico e dopo aver pensato di lasciare, sono riuscita a ricongiungermi in corsa con le mie compagne e a condividere con loro un momento indimenticabile. Sono come sorelle per me e quando ti fermi temi di perdere tutto”.

Voglio l’oro – grida Alice D’Amato, ma non si riferisce a quello di squadra bensì al titolo alle parallele, in palio nella finale di domani – Sono felice per la vittoria di mia sorella nell’All around individuale, sono davvero contenta per il successo di oggi con la squadra, però sogno quella medaglia di specialità – prosegue ridendo l’agente delle Fiamme Oro, che agli Europei di Stettino nel 2019 vinse il bronzo sugli staggi asimmetrici - Ne ho già fatte due di parallele, in qualifica e in finale a squadre, entrambe molto bene. Speriamo adesso che valga il detto non c’è due senza tre. Anche il volteggiol’ho migliorato rispetto al primo giorno, al corpo libero sono uscita di pedana con un piede, però direi che è andata bene lo stesso”.

“Ho vissuto questa gara in modo diverso” – confessa la capitana Martina Maggio, classe 2001, la più grande del quartetto, anche lei poliziotta – A Stoccarda quando vincemmo il bronzo mondiale ero riserva (come oggi Angela Andreoli) e vista da dentro è tutta un’altra esperienza. Perché viverla dall’esterno ti fa salire l’ansia, queste ragazze mi facevano venire la pelle d’oca. Fare gruppo, creare tutto questo è qualcosa di unico. Oggi ho pianto, ho gridato, ho condiviso con le altre momenti indimenticabili. E’ un’emozione unica. Dopo la vittoria delle piccole ieri direi che presenti e futuro sono blindati. Ieri le junior sono state bravissime, hanno bisogno di crescere ma con il lavoro giusto arriveranno anche loro molto in alto”.

“Questa vittoria non cancella la delusione del quarto posto di Tokyo – chiarisce Asia D’Amato, il quarto alfiere delle Fiamme Oro – La medaglia olimpica è impareggiabile. Ci siamo riscattate, forse ci siamo prese una rivincita con la Gran Bretagna, però vogliamo arrivare preparate a Parigi e prenderci lì ciò che ci spetta. Abbiamo ancora fame. Tra l’oro di squadra e il mio nell’All around scelgo sempre il primo, perché vincere insieme alle mie compagne è la cosa più bella che si può desiderare. Adesso punto ad un altro oro al volteggio, domani nelle finali di specialità”.

Il Direttore Tecnico Enrico Casella ha confermato le qualifiche di giovedì, lasciando al loro posto tutte le ginnaste che si erano prese il pass per attrezzo. Si era parlato di qualche cambio in funzione delle chance di vittoria e delle condizioni fisiche delle ginnaste. Nulla di vero. In pedana vedremo domani tutte e cinque le fate, in sette finali: due in tre specialità, una al volteggio, anche se, senza la regola delle due atlete per nazione, l’Italia ne avrebbe piazzate molte di più. Ecco la start list di domani (CLICCA QUI)