Più che “Back to the Roofs”, il claim degli Europei di Monaco dovrebbe essere “Back to the Podium”. Sì perché, come nella prima edizione della rassegna continentale multisport, a Glasgow nel 2018, la squadra italiana juniores di ginnastica artistica si aggiudica la medaglia d’oro. In Scozia le reginette si chiamavano Giorgia Villa, Asia D’Amato, Alice D'Amato, Elisa Iorio e Alessia Federici, oggi invece, all’OlympiaHalle bavarese sul gradino più alto del podio ci salgono Chiara Barzasi, Arianna Grillo, Martina Pieratti, Viola Pierazzini e July Marano. Con il punteggio complessivo di 153.996 (VO 39.066 - PA 38.532 - TR 37.866 - CL 38.532) l’Italbaby, guidata in campo gara da Tiziana Di Pilato e Mauro Di Rienzo, si lascia alle spalle le campionesse uscenti della Romania, argento con 150.495, e le padrone di casa della Germania, terze con 150.329. Le rumene, allora guidate da Ana Barbosu, avevano vinto a Mersin nel 2020, in una rassegna però disertata dalla FGI e da molte altre Federazioni per il pericolo pandemico, a quei tempi dilagante. Il confronto diretto quindi era un’incognita assoluta, come tutta la competizione giovanile, perché le nuove generazioni sono state le più penalizzate dal lockdown e il post Covid sportivo era ancora tutto da leggere. Gli Eyof di Banska Bystrica, un paio di settimane fa, non potevano essere un test troppo attendibile. Il podio in Slovacchia era stato lo stesso ma con le azzurrine Grillo, Marano e Pieratti, accompagnate dai tecnici Camilla Ugolini e Paolo Bucci, che festeggiavano sul gradino più basso, dietro Romania e Germania. L’European Youth Olympics Festival non era attendibile per la sua formula. Con il 3-3-2, delle tre ginnaste in rosa, ne salivano tre sull’attrezzo e si prendevano i migliori due punteggi. A Monaco, invece, le squadre erano composte da cinque elementi, ne gareggiavano quattro per rotazione con la possibilità di scartare un punteggio. Cosa cambia? Che le nazionali con le rose più lunghe come l’Italia ne hanno beneficiato. A dimostrazione di un vivaio dal quale attingere molto più esteso di quello a disposizione delle avversarie, nonché di un livello tecnico più omogeneo. A livello individuale, non abbiamo trionfato come con la Villa nel 2018, però Viola Pierazzini con il suo bronzo all-around e il totale di 50.099 (VO 12.133-PA 12.933-TR 12.133-CL 12.900) ha comunque tenuto alto il blasone italiano. La ginnasta della Ginnica Giglio allenata a Montevarchi da Stefania Bucci, insieme a Lara Mori, si piazza sul terzo gradino del podio alle spalle della rumena Amalia Ghigoarta, seconda a quota 51.432, e della padrona di casa, Helen Kevric, neo reginetta continentale con il personale di 52.932. La tedesca, allenata all'accademia di Stoccarda dal brianzolo Giacomo Camiciotti, succede alla Barbosu, rivelazione in Turchia due anni fa e ormai passata alle senior. “Puntavamo a questo risultato – commenta Viola, che è una classe 2007 come le sue compagne, eccetto la Marano del 2008, ma che essendo di aprile per pochi mesi risulta la più grande tra le piccole – però eravamo sempre sul chi va là. Abbiamo dato il nostro meglio e i risultati si sono visti. L’emergenza Covid è stata davvero dura, un periodo complicato che ci ha impedito a lungo di allenarci e di gareggiare. Questa medaglia quindi è un po’ una rivincita generazionale che portiamo con grande orgoglio. Le vittorie di Asia e Martina, nonché l’ottima prova di tutta la squadra senior, ci hanno caricato ulteriormente. Le big ci aiutano sempre, ci sono state vicine, dandoci ottimi consigli per l’approccio alla gara – continua il talento toscano, con una maturità e una proprietà di linguaggio degne delle veterane – July (Marano, nda) è in stanza con Angela Andreoli, quindi figuratevi quanto ci sentiamo vicine. Noi ci alleniamo in società diverse (rispetto alle fate che sono tutte a Brescia, nda) però siamo molto unite. Si è creato un bel gruppo e ci vogliamo già tanto bene. Questa esperienza ci legherà per il resto della vita. Il nostro grido di battaglia lo ha coniato la Titty (la Di Pilato, tecnico federale presso l’Accademia di via Ovada a Milano, nda). Lei ci chiede…ragazze come? E noi rispondiamo: dritte, orgogliose e sorridenti”. Solo tre parole, non serve altro per creare il mood da combattimento. E queste piccole donne sembrano già adulte e consapevoli, dopo l’Olimpiade di Parigi 2024, di entrare in gioco per la successiva a Los Angeles nel 2028. Intanto il bottino della femminile in Baviera sale a quattro medaglie, due ori e due bronzi. Le altre delegazioni applaudono e si complimentano con una FGI che veste quasi i panni della superpotenza ginnica a stelle e strisce o di altri colori e scuole tradizionalmente voraci di titoli e trionfi. L’Inno di Mameli intanto continua a risuonare, tra i cori e l’entusiasmo di un manipolo di tifosi venuto apposta dall’Italia per sostenere le nostre ragazze. Tra di loro c’erano anche Camilla Ugolini e Monica Vullo, che con la Marano e la Grillo hanno fatto la loro parte. Un lavoro straordinario, che, sotto la supervisione di Brescia, è stato distribuito tra Civitavecchia, Cesena con Massimo Gallina, Milano e Pavia, l’Acqua Acetosa a Roma, Montevarchi, in una geografia della Ginnastica che oggi distribuisce l’oro juniores quasi su tutto il territorio nazionale. Dispiace che alla festa non abbia potuto partecipare Arianna Belardelli, la stellina dell’Heaven infortunatasi poco prima della partenza per la Germania. Un’altra ragazzina d’oro che si merita uno spicchio di questa meravigliosa medaglia di gruppo. Il titolo dell’Italbaby e il bronzo della Pierazzini fanno salire a quota 27 i piazzamenti europei femminili nel palmares FGI. Per la squadra, che sale sul podio continentale generale di categoria per la sesta volta, è il secondo oro della storia, il settimo della GAF baby, contando anche i podi individuali. La Pierazzini, che uguaglia Martina Basile a Berna nel 2016, porta a 11 il computo dei bronzi totali.

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ALBO D’ORO FGI EUROPEI GAF JUNIORES

ORO 7

  1. Enus Mariani (conc. generale) – Bruxelles 2012
  2. Martina Maggio (volteggio) – Berna 2016
  3. Squadra femminile - Glasgow 2018
  4. Giorgia Villa (conc.gen.) – Glasgow 2018
  5. Asia D'Amato (volteggio)- Glasgow 2018
  6. Giorgia Villa (trave) Glasgow (2018)
  7. Squadra femminile – Monaco 2022

ARGENTO 9

  1. Squadra femminile (volteggio) - Arezzo 1992
  2. Adriana Crisci (conc. generale) - Birminghan 1996
  3. Adriana Crisci (corpo libero) - Birminghan 1996
  4. Monica Bergamelli (parallele asimmetriche.) - S. Pietroburgo 1998
  5. Vanessa Ferrari (conc.generale) – Amsterdam 2004
  6. Squadra femminile - Bruxelles 2012
  7. Martina Basile (volteggio) – Berna 2016
  8. Giorgia Villa (volteggio) - Glasgow 2018
  9. Giorgia Villa (corpo libero) - Glasgow 2018

BRONZO 11

  1. Squadra femminile – S.Pietroburgo 1998
  2. Elena Olivetti (trave) - S. Pietroburgo 1998
  3. Squadra femminile – Amsterdam 2004
  4. Vanessa Ferrari (trave) – Amsterdam 2004
  5. Federica Macrì (corpo libero) – Amsterdam 2004
  6. Erika Fasana (volteggio) Birmingham 2010
  7. Squadra femminile - Birmingham 2010
  8. Elisa Meneghini (trave) – Bruxelles 2012
  9. Martina Basile (conc.gen.) –Berna 2016
  10. Elisa Iorio (trave) - Glasgow 2018
  11. Viola Pierazzini (conc.gen) – Monaco 2022