C’era una volta, in un palazzetto della Brianza…Dovrebbe iniziare come una fiaba, il racconto di una serata magica, tra burattini che diventano ginnaste, stoffe di fuoco, ali ciclopiche, orchestrali, esercizi olimpici, e tricolori al vento, con lo sport che si fa arte e lo spettacolo che si sublima nel gesto atletico. La storia ce la declama la capitana, che scrive come gareggia, con il cuore, e avverte lo spettatore: il finale lo sapete già, ma noi partiremo dall’inizio. Signore e Signori l’11/a edizione del Golden Butterfly Gala, il Gala delle Farfalle dorate. E’ l’incipit del condottiero impavido, come la definisce Alessia Maurelli, che guida una squadra di guerriere dall’armatura di bronzo: Emanuela Maccarani, elegantissima, apre lo show più atteso, il momento clou di metà stagione, il sogno di una notte d’inizio estate. “Questa magica serata è per festeggiare le grandiose imprese della nostra squadra azzurra, medaglia dopo medaglia, fino ad arrivare a quella olimpica, il sogno di ogni atleta”. L’ingresso dell’Ensemble Symphony Orchestra placa l’entusiasmo dei quasi duemila fortunati che ieri sono accorsi sugli spalti del Pala Banco Desio. Il direttore Giacomo Loprieno alza la bacchetta, che sembra quella di Harry Potter per l’effetto che fa. Ha il potere infatti di evocare una sfilata di divinità, quadri in movimento, come quelli di Hogwarts: sono le ragazze dell’Accademia Internazionale dei piccoli attrezzi. La gente tiene in una mano la cartolina con la loro foto, nell’altra “Vola come una farfalla”, il libro scritto dalla Maurelli insieme a Giovanni Seltralia, edizione Piemme, per la collana “Il battello a vapore”. Dopo lo splendido monologo di Alessia, il violino di Nicola Dho accompagna la descrizione di una metamorfosi kafkiana, la bambina diventa donna e la ginnasta ...olimpionica, malgrado cinque anni di nebbia. In fondo al tunnel ci sono cinque cerchi, gli occhi illuminati di altrettante tigri in agguato dallo sguardo felino, leonesse affamate di metallo puro. “Impossibile non notarle sulla pedana, dove nei primi mesi del 2022 sono sempre salite sul podio con 10 ori e 2 argenti – ci ricorda la DTN di Rho - testimonianza certa che siano fra le squadre da battere ai prossimi Campionati del Mondo di Sofia, dove le prime tre squadre classificate staccheranno il lascia passare per l’Olimpiade di Parigi 2024. Gli esercizi di gara con i cerchi e nel misto, palle e nastri, riportano lo spettatore alla realtà della disciplina, a quella cronaca che diventa onirica soltanto per merito di queste ragazze. In tribuna autorità ci sono i vertici della Federazione Ginnastica d’Italia, a cominciare dal suo Presidente, il Cav. Gherardo Tecchi, il Vicepresidente del CONI Claudia Giordani, il Presidente del Consiglio per le pari opportunità, regione Lombardia Letizia Caccavale, i sindaci di Desio Simone Gargiulo e di Follonica Andrea Benini, il presidente della Federazione Internazionale del Cinema e Televisione sportiva Franco Ascani, Il presidente del Comitato FGI Lombardia Oreste de Faveri, la team manager Paola Porfiri, il membro del Comitato tecnico dell’European gymnastics Elena Aliprandi e il presidente del centro sportivo dell’Aeronautica Militare, il Generale Giovanni Francesco Adamo con gli amici delle Fiamme Oro della Polizia di Stato. Le giovani Giulia Segatori, Alexandra Naclerio, Serena Ottaviani, Maria Zaffagnini, accompagnate dalla voce di Andrea Bartolomeo mettono in scena una rivisitazione di Pinocchio di Carlo Collodi in chiave ginnica. Poi è il turno Alessia Russo con Vito Mazzeo, primo ballerino dell’Het National Ballet di Amsterdam. A seguire, sulle note dell’adagio piano concerto n 23 di Mozart suonato dal maestro Loprieno, le farfalle della squadra nazionale si esibiscono in una coreografia dove i movimenti di danza si fondono con quelli della ginnastica per dare vita ad un suggestivo connubio. Sofia Maffeis è la prima delle individualiste. Terza classifica agli assoluti, la stella di Varese, sulle note di Inside di Chris Avantgarde sposta l’attenzione su un’altra realtà che sta diventando un sogno, il mondo individuale (coordinato dalla referente nazionale Aliprandi), che cresce e lavora nelle palestre delle tante società del suo vivace movimento. Davide Agostini, Francesca Mottola e Antonio Cardelli, con la partecipazione di Agnese Duranti, danno vita ad un tango sensuale, tra cielo e terra. Sono i “Liberi di”, che con l’aggiunta di Valentina Marino, Eleni Quartana, Mauro Ardenti e Antonio Lollo sono ormai parte integrante degli show federali. Milena Baldassarri, finalista alle Olimpiadi di Tokyo 2022, con il miglior piazzamento di sempre, si esibisce con l’accompagnamento della cantante Sherrita Duran. Non sono Mahmood e Blanco ma i brividi sono anche superiori. Il fuoco di Ricciolo rende l’atmosfera già calda, quasi incandescente. Due olimpioniche al chiaro di luna, una del presente, l’altra del passato, Martina Centofanti e Valentina Marino, continuano a risplendere di luce propria. Il pedigree CIO appartiene anche ad Alexandra Agiurgiuculese, che riempie la pedana con la sua classe pervasa di energia. Serena Ottaviani e Giulia Segatori, sulle note di Angelo Custode, cantata da Carmen Alessandrello, conquistano il centro del palco desiano dentro una palla gigante. TickTick boom e tornano le undici della squadra. Il botto è fragoroso! Ci sono ovviamente Daniela Mogurean, Laura Paris, Martina Centofanti, pilastri del gruppo di Tel Aviv piccoli pezzetti di un puzzle ignoto che si fondono per disegnare questa squadra. Con il soprano Anna Delfino sorge all’orizzonte del proscenio l’astro nascente Sofia Raffaeli, l’ultimo capolavoro di Julieta Cantaluppi, Cristina Ghiurova e della scuola di Fabriano. La campionessa d’Europa a cerchio e clavette riceve una standing ovation quando la Maccarani chiama l’applauso per lei e la sua allenatrice. Certi obiettivi non si potrebbero nemmeno immaginare senza uno staff professionale che si impegna full time per realizzarli. Emanuela chiama a sé i suoi collaboratori: Olga Tishina, Camilla Patriarca, Federica Bagnera, Mirco Ferrari, Alessandra Valenti, Katy Vettorato, la dott.ssa Maria Conforti, il dott. Silvio Sala, il dott. Mauro Gatti e i fisioterapisti Carlotta Mauri e Simone Gallo. “Questa è la mia squadra – dice la Direttrice Tecnica quasi commossa - il mio gruppo di lavoro, uno staff unito, appassionato, vincente. Ogni giorno insegnano a queste ragazze l’arte del fare”. Si va verso il gran finale sulle energiche note di David Garrett. Furious è il sentimento della ricarica in vista dei prossimi appuntamenti. Sfilano anche le medaglie e sono tante, le rappresentano tutte le ginnaste coinvolte, tra loro anche l’idolo di casa, Eleonora Tagliabue. Poi le bandiere, nel 225° anniversario del Tricolore, che verrà celebrato il 26 ottobre al Teatro Valli di Reggio Emilia, in un format tra il Golden e la festa dei 150 FGI alla Fenice di Venezia, nel 2019. L’Inno di Mameli conclude l’evento (disponibile in differita on demand da martedì 28 giugno su www.la7.it/figworldcup), con quel brano che ci fa sentire fratelli e sorelle e che ormai cantiamo sempre più spesso, grazie ad un team “farfavoloso”.

Foto Agati/Ferraro