
La Federazione Ginnastica d'Italia compie 153 anni
15 marzo 1869: a Venezia, durante il 1º Convegno Ginnastico Italiano, viene fondata la FGI, su iniziativa del triestino Costantino Reyer, del veneziano Domenico Pisoni e del vicentino Pietro Gallo. La decana elle Federazioni sportive nazionali riunì i circoli ginnastici, il tiro a segno e la scherma; il presidente era Francesco Ravano. Tra gli intenti della federazione c’erano lo sviluppo di nuove società ginnastiche (al tempo in Italia ne esistevano solo 6, mentre in Germania erano già duemila) e la risoluzione dei problemi dei maestri di ginnastica, allora sottopagati e sottostimati. Oggi, dopo 153 anni la Federginnastica, ente morale dal 1896, con 32 medaglie olimpiche nel suo palmares, può contare su più di 1400 società affiliate, quasi 150 mila tesserati, partner istituzionali e commerciali di profilo internazionale. Nata in periodo risorgimentale, dopo aver superato due guerre mondiali e tre pandemie, a cavallo di tre secoli e due millenni, la Federazione di viale Tiziano 70, articolata nelle sue 20 diramazioni regionali e nelle sue complesse sezioni – le olimpiche di artistica, maschile e femminile, ritmica e trampolino elastico, le non olimpiche di aerobica, acrobatica, parkour e teamgym, e le promozionali di ginnastica per tutti salute e fitness – rappresenta un punto di riferimento autorevole e costante per l’intero movimento sportivo italiano. La sua storia, iniziata ufficialmente al quarto piano del civico n. 5471 del Sestiere di San Marco, Calle de la bissa, a casa di Pietro Gallo - mentre al piano sotto alloggiava Costantino Reyer e aveva sede il giornale “La Ginnastica”, noto tuttora come Il Ginnasta – coincide pressoché con l’Unità d’Italia e ne accompagna i più importanti avvenimenti. Per questa ragione auguriamo alla FGI, la culla degli sportivi italiani, di non invecchiare mai e di vivere ancora mille di questi giorni, in pace, salute e prosperità.