L’Italia espugna il Palais des Sports di Marsiglia e vince in trasferta con il totale di 159.896 sulla Francia, composta da Tais Boura, Celia Serber, Morgane Osyssek e Lucie Henna, seconda a quota 153.561. A seguire altre due rappresentative transalpine – France Open, terza con 151.426, e Pole France St. Etienne, ai piedi del podio con 147.331 – la Gran Bretagna con Alia Leat, Ruby Evans, Mercedes Moore e Jea Maracha (147.031), il Belgio di Keziah Langendock, Margaux Dandois, Alice Francoy ed Elisa Pinxten (146.596) e l’Olanda con Sara Van Disseldorp, Casey-Jane Meuleman e Zenna Van Der Lubbe (143.197). Squadre ovviamente rinnovate rispetto ai recenti impegni internazionali, con molti giovani innesti e formazioni sperimentali, in un finale di stagione anomalo che ha visto l’insolito susseguirsi di Olimpiadi e Mondiali. Anche le azzurre, capitanate da Asia D’Amato, argento iridato al volteggio e unica testimone del quarto posto a Tokyo, guardavano già al futuro con un team ringiovanito in una gara che consentiva di schierare junior e senior insieme. “Abbiamo iniziato bene in parallela – ci racconta Marco Campodonico, che guida la trasferta insieme alla giudice Carmen Basla – Poi c’è stato un blackout alla trave con diverse cadute. Le ragazze si sono riprese al corpo libero con quattro ottime esecuzioni e hanno concluso al volteggio in crescendo”. La D’Amato si è aggiudicata la classifica all-around con il personale di 55.299 ed ha centrato la qualificazione in tutte le finali. Veronica Mandriota è finita quarta con il suo 51.432, preceduta dalla Boura (52.131) e da Clarisse Passeron dell’Open francese con 51.666. Sesta Manila Esposito (50.665), malgrado gli errori alla trave. La promessa della Ginnastica Civitavecchia ha ottenuto l’accesso alle final eight di volteggio e parallele ed è stata premiata come la migliore delle juniores. Soltanto nona Angela Andreoli (50.265) nel concorso generale, ma domani rivedremo la brixiana al corpo libero, insieme alla compagna delle Fiamme Oro. “Diciamo che abbiamo fatto la solita bella figura – conclude il tecnico federale inviato in missione alla Massilia Cup dal DTN GAF Enrico Casella - Asia l’avevamo portata proprio per dare spessore ed esperienza, le altre le sono venute dietro. Le più giovani hanno sofferto le luci, l’occhio di bue ed anche il podio rialzato, tutti elementi tipici dei grandi eventi ai quali non sono abituate. Comunque il loro contributo lo hanno dato tutte e siamo molto soddisfatti”.

CLASSIFICA A SQUADRE

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