Gli Europei di Aerobica si sono appena conclusi e già si prova un po’ di nostalgia. La stessa che, anche nel bel mezzo della manifestazione, avranno provato i fantastici cinque dei Mondiali di Baku, che dopo aver appeso i body al chiodo non ce l’hanno proprio fatta a stare lontani dagli ex compagni. E così, Castoldi, Donati, Conti, Natella e Caponera si sono ritrovati sugli spalti della Vitrifrigo Arena, come in quelle reunion delle band musicali che hanno fatto la storia, per tifare a squarciagola i ragazzi di Vito Iaia e Arianna Ciucci. E se da un lato era insolito vederli in borghese, seduti nella tribuna insieme al Presidente Tecchi e al Segretario Generale Roberto Pentrella, dall’altro è stato bello ritrovarli in grande forma e più uniti che mai, tra di loro e con i ragazzi della Nazionale che hanno preso il loro posto.

Sinceramente ci ha fatto uno strano effetto – confessa Michela, che tra l’altro siede in Consiglio Federale FGI in rappresentanza degli atleti – Era già capitato che assistessimo alle gare altrui dalla postazione riservata alle delegazioni, ma sempre con l’ansia perenne di dover poi gareggiare. Ora invece siamo rilassati e ce la godiamo di più. È strano vedere da lontano i nostri ex compagni di squadra, senza poter essere li con loro. Noi cinque, quest’estate, abbiamo passato qualche giorno insieme in Toscana. Sì, ci teniamo anche in forma, ma senza esagerare. Un po’ di relax non guasta. Diciamo che ci godiamo la pensione – conclude scherzando la venticinquenne di Legnano che, in coppia con Donati, ha vinto gli ultimi tre titoli iridati consecutivi, a Incheon 2016, Guimaraes 2018 e Baku 2021, entrando di fatto nella storia della disciplina.

Non è facile lasciare al top – conferma Davide – Ci vuole tanto impegno e anche un pizzico di fortuna. Per capire quanto sia difficile ripetersi nel tempo basta guardare la campionessa del mondo turca, che dopo tre mesi, in Europa non entra nemmeno in finale. Noi abbiamo chiuso come volevamo, con le due medaglie al collo, e questo ci ha permesso di cambiare vita con serenità. È dal 2014 che avevamo stabilito la nostra data di scadenza, i Mondiali del 2020, poi prorogata di un anno per la pandemia. Così siamo riusciti a concentrarci sull’obiettivo. Tutto perfetto e magico – conclude il campione di Vimercate, la stessa cittadina che diede i natali ad un altro grande ginnasta, Matteo Morandi, bronzo agli anelli a Londra 2012 – Bullo e Patteri? Sono splendidi e possono arrivare molto più in alto di così. Hanno preso il nostro posto alla grande e siamo orgogliosi di loro”.

Anche il nuovo gruppo azzurro, in pochissimo tempo, è riuscito a metabolizzare la fuoriuscita dei senatori, vere e proprie leggende nell’ambiente dell’aerobica, sia in Italia che all’estero. Davide Nacci, Marcello Patteri, Anna Bullo, Sara Cutini e Francesco Sebastio si sono presentati con un argento continentale che segue di pochi mesi il bronzo iridato dei loro predecessori. “Per la prima volta dopo vent’anni vedo una gara senza gareggiare – racconta Paolo Conti, componente del quintetto italiano in Azerbaijan - Ritrovarci qui, tutti e dieci, è stato emozionante. Una specie di passaggio di consegne tra gruppi generazionali. Tra noi anziani c’è sempre la stessa sintonia, siamo cresciuti insieme, abbiamo condiviso di tutto. E penso che sia un bell’esempio anche per i giovani, mostrare loro che quando decideranno di smettere in realtà non finirà niente, perché l’unione, l’amicizia va oltre. Certo che questo impianto è davvero pazzesco – nota l’ex bandiera dell’Aerobica Evolution - Colori super, effetti luci, punteggi in tempo reale. La Vitrifrigo è spaziale e credo che pure a livello organizzativo l’Aerobica sia ormai al top ed offra un’immagine degna di maggiore visibilità”.

Il Covid purtroppo ha influito molto – aggiunge Sara – impedendo ai tifosi di riempire la curva e di far sentire il proprio affetto. Anche per gli atleti non è stato facile, sia a livello tecnico che psicologico. La stessa Ayse Onbasi non è stata capace di reagire al suo errore, pagandolo a caro prezzo. Sì, mi piacerebbe fare l’allenatrice. Prima però voglio prendermi la laurea specialistica in Scienze Motorie”.

E l’altro alfiere dell’Agorà di Colleferro prova ad anticiparci dove sta andando la disciplina, che dal gennaio del 2022 presenterà un nuovo Codice dei Punteggi: “L’aerobica sta diventando sempre più sentimentale. Si montano esercizi capaci di emozionare, privilegiando la componente interpretativa. Proseguendo su questa strada l’Italia avrà un grosso vantaggio perché la nostra scuola ha sempre curato la parte artistica oltre che l’esecuzione e le difficoltà delle coreografie. Un consiglio ai giovani? Mai arrendersi”. Quindi Caponera di sicuro si starà dedicando a qualche altra attività sportiva, tenendosi in forma, come dimostra il suo fisico tirato, tra nuovi progetti e chissà quali incredibili imprese. “Calma – ci stoppa il 25enne laziale, nato la sera della vigilia del Capodanno del 1996 - ora sto sul divano, mangio e vedo serie tv. Niente sport, per un po’ mi godo il riposo”. Quello del guerriero e, aggiungiamo noi, meritatissimo!