Di solito le piogge di fine agosto sono normali e segnano la fine dell’estate. Lo è un po’ meno il diluvio di medaglie caduto sulla delegazione azzurra di Aerobica impegnata in Bulgaria. Il metallo pesante è sceso come la manna sui ragazzi dela Direttrice Tecnica Nazionale Luisa Righetti e i suoi atleti hanno occupato i podi della Plovdiv Cup 2021, mostrando, a pochi giorni dagli Europei di Pesaro, in programma dal 17 al 19 settembre, una condizione davvero eccellente. A livello senior, negli individuali maschili, Davide Nacci è arrivato secondo con una buona performance; Marcello Patteri invece ha pagato degli elementi rischiosi provati giustappunto per l’occasione e, al di là della sesta piazza, ha portato a termine una discreta prova. Tra le donne si sono messe in evidenza sia Anna Bullo sia Sara Cutini, protagoniste di una splendida doppietta, rispettivamente, d’argento e di bronzo, nonché di due routine di assoluto livello, inferiori soltanto a quella della padrona di casa Darina Pashova. L’ucraina Anastasiia Kurashvili, rivale da tenere sottocchio anche alla Vitrifrigo Arena, si è dovuta così accontentare della medaglia di legno. Belle, giovani e competitive le due coppie, con Bullo e Patteri sulla piazza d’onore, e Francesco Blasi con Arianna Ciurlanti, terzi in qualifica, finiti di poco ai piedi del podio. Stesso discorso per i due Trio tricolori, con Cutini, Nacci e Francesco Sebastio d’argento, alle spalle del terzetto bulgaro Pashova-Papazov-Barotev, mentre Blasi, Ciurlanti e Matteo Falera, che ieri erano secondi, sfioravano il bronzo, mancato per un’imprecisione su un elemento di difficoltà. Infine il nuovo gruppo composto da Nacci, Cutini, Bullo, Sebastio e Patteri ha concluso con un oro che è sembrato davvero la ciliegina sulla torta di un gruppo coeso, forte in ogni categoria, che potrà dare filo da torcere a qualunque avversario. Per l’edizione casalinga degli Europei si aggiungerà il dance e se questi sono i presupposti c’è di che essere ottimisti.

Ovviamente teniamo tantissimo alla gara di Pesaro – ha commentato il responsabile della Nazionale Senior Vito Iaia – Il nostro desiderio principale è quello di fare bella figura a casa nostra e ce la metteremo tutta. Siamo estremamente soddisfatti della prestazione a Plovdiv. Per noi era l’ultimo test pre-europeo che doveva raccontarci a che punto siamo della preparazione e se dovevamo migliorare qualcosa o cambiare dell’altro. Da quando la Federazione mi ha assegnato questo ruolo ho sempre desiderato di vedere una squadra al top in tutte le categorie, e, grazie anche all’aiuto di Luisa (Righetti, ndr.) e dei miei colleghi tecnici, credo di esserci riuscito. Possiamo dire di essere competitivi ovunque, adesso ci concentreremo sulla rassegna continentale, che rimane l’obiettivo principale”. Il capodelegazione pugliese sulle pedane della capitale storica della Tracia era affiancato da Antonello Caforio, Federica Schiaffino e Arianna Ciucci. Quest’ultima supervisionava i nove junior e i sei age group 1, per il settore giovanile FGI di cui è la referente.

Per gli junior A è stato il primo confronto importante con atleti di altre nazioni, soprattutto con quelli dell’Est europeo che possono contare su un ottimo vivaio, in una gara che vantava il maggior numero di partecipanti – ci ha raccontato l’allenatrice marchigiana – Siamo molto contenti delle medaglie (l’oro del trio Lanieri, Segalerba e Cereghino, vittoria strameritata con un esercizio in perfetto sincrono, l’argento di Eva Iurlaro nell’individuale donne e il bronzo di Ferdinando Rusu tra gli uomini). Non si è qualificata Guenda Cherubini, sedicesima ma con un 18.200 che la colloca in una forbice di una ventina di atlete molto vicine, staccate di pochi decimi, tutte sul range dei 18 punti. Questi risultati sono mattoncini per il futuro. Per gli Junior B si è trattato di una verifica fondamentale in vista di Pesaro. Al di là degli atleti che ci siamo trovati ad affrontare, a noi qui interessava capire il punteggio delle giurie per soppesare i nostri esercizi, valutati da giudici internazionali (tra cui il presidente del Comitato Tecnico dell’European Gymnastics, l’italiana Cristina Casentini, ndr.) . Quindi l’oro di Andrea Colnago nel singolo maschile, l’argento in coppia con Elisa Marras, forte di un punteggio di cinque decimi più alto rispetto alla gara di Baku, e la piazza d’onore del gruppo formato da Colnago, Marras, Alice Pettinari, Lucrezia Rexhepi e Nicole Alighieri, sono state conferme fondamentali per prendere definitivamente coscienza della nostra forza. Il quintetto ha perso un elemento ma il suo totale poteva essere più elevato e quindi pensiamo di poter aspirare a ben altro. Nonostante non sia arrivato sul podio merita un applauso anche Riccardo Cenci. In qualifica aveva perso due elementi, poi in finale ha tirato fuori un prova di carattere impressionante, fermandosi al quarto posto. Bene pure l’esordiente Francesco Salvato, rimasto fuori dall’ottetto solo per la regola dei due ginnasti per nazione. Peccato per il trio Fabiana Zecchin, Elena Ciccarelli e Nicole Alighieri, seconde nel concorso di ammissione, poi frenate da due elementi sbagliati e scivolate in quinta posizione. Un po’ di rammarico per le prove individuali della Alighieri e della Marras, rispettivamente quinta e sesta, malgrado due buone prestazioni e una grossa soddisfazione personale. Con Ciccarelli, Pettinari, Zecchin e Rexhepi hanno dato vita ad una gara nella gara, tra le sei individualiste azzurre, con due soli posti disponibili nella final eight. Insomma, siamo contenti, lavoreremo in questi giorni sui nostri punti deboli con la testa e il cuore già agli Europei”.

INDIVIDUALE MASCHILE SENIOR

INDIVIDUALE FEMMINILE SENIOR

INDIVIDUALE MASCHILE AG1

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INDIVIDUALE MASCHILE AG2

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COPPIA MISTA SENIOR

COPPIA MISTA AG2

TRIO SENIOR

TRIO AG1

TRIO AG2

GRUPPO SENIOR

GRUPPO AG2