“Che gara fantastica – ha commentato a caldo Alexandra Agiurgiuculese senza perdere quel suo irresistibile umorismo e la simpatia esplosiva che l’ha sempre caratterizzata – Una gara assurda, speciale. Non ce n’è nessuna come questa. È stato bellissimo: le avversarie, l’ambiente, tutto quanto. Anche se non è andata come speravo sono soddisfatta di essere arrivata qui”. L’intervista si sporta sulla gara che il primo aviere dell’Aeronautica Militare analizza con schiettezza e sincerità, senza accampare scuse, come si deve fare quando si parla di sport di alto livello. “Al cerchio sono entrata nel modo sbagliato, indecisa, non convinta. C’ho provato con tutta me stessa, mi sono allenata tantissimo per migliorare l’approccio mentale, ma continuo ad affrontare l’esercizio nel modo sbagliato. Sono sei gare di fila che butto l’attrezzo fuori pedana, forse andava cambiata la musica, non lo so. Ormai è tardi per recriminare. Al nastro, invece, si era formato un fiocco enorme, l’ho tirato di cattiveria e per fortuna se n’è andato da solo. Ma dopo è arrivata la perdita. Sì, c’era tanta aria e sul lancio nel salto con due rotazioni su me stessa non ho avuto il tempo di reagire al cambio traiettoria. Colpa mia se non sono stata attenta. Le avversarie? Fortissime; quando facevo bene, però, io prendevo punteggi anche più alti. Il futuro? Devo riflettere. Prima della gara non volevo parlare. Adesso neanche (ride, ndr.). Mi voglio rilassare poi, a mente fredda, deciderò se andare avanti. C’è un mondiale sempre in Giappone, lo so, ma l’Italia ha anche un’altra ginnasta, Sofia Raffaeli, che si merita i suoi spazi e le sue chance. Con Milena sono una coppia eccezionale. Siamo molto amiche, tutte e tre, e quindi farei volentieri un passo di lato per loro due. Una cosa cambierei sulla road to Tokyo? Sono stati cinque anni di molti alti e pochi bassi. La scorsa stagione, durante il lockdown e dopo il rinvio dei Giochi, mi sono buttata giù tantissimo e per rialzarmi mi ci sono voluti mesi. Ecco, tornassi indietro mi farei più coraggio. Il momento più bello, invece, è stato l’oro in Coppa del Mondo di Baku. Dopo il Covid e lo stop forzato ho accolto quel podio con un WOW. Chi vince domani? Una Averina. Arina la vedo più in palla in questo momento, e io farò il tifo per lei. Dina rimane la favorita. Ringrazio quelli che ci hanno seguito in orari impossibili, tutti quelli che mi hanno critto sui social, siete fantastici! E adesso facciamo tutti il tifo per Milena. Ringrazio la Federazione per questa opportunità spettacolare, che in pochi possono vivere; la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e il mio ragazzo, Alessandro Stella. E’ un giovane schermidore della Nazionale FIS. Chissà magari andrà a Parigi e io potrei essere al suo fianco in una veste diversa. Magari da mental coach!”. La risata finale, con i suoi peluche portafortuna tra le braccia, è di quelle che rapiscono il cuore. Qualunque cosa il futuro riserverà per questa ragazza sarà splendido come lei!