In una Olimpiade di Tokyo 2020 già ricca di sorprese, la Ginnastica Artistica Femminile è avvolta improvvisamente in un manto di suspense. Prima dell'inizio dei Giochi, il concorso generale femminile di oggi pomeriggio (le 19.50 locali, le 12.50 in Italia) doveva essere una passeggiata per la campionessa olimpica in carica Simone Biles, capace di aggiudicarsi il titolo assoluto in tutte le principali competizioni internazionali cui ha preso parte dal 2013 ad oggi. Ma il clamoroso ritiro della ventiquattrenne americana anche dall’all around, dopo quello in corsa durante la finale a squadre di martedì, ha rimesso tutto in discussione. L'unica cosa certa ora è che ci sarà una nuova regina.

Se non la Biles chi? Nella sua unica uscita internazionale dal grave infortunio al ginocchio del 2018, la brasiliana Rebeca Andrade, seconda in qualifica con 57.399, si ritrova in pole position. Staccata di 0,233 dalla paulista c’è Sunisa Lee, che adesso dovrà condividere questa esperienza con la ripescata Jade Carey, nona a quota 56.265, anziché con Simone. La Carey, da terza esclusa, andrà a prendere, per regolamento, il pettorale numero uno della Biles e così facendo la ventunenne di Phoenix, Arizona, girerà con il sestetto delle big. Angelina Melnikova, dopo aver portato il ROC al suo primo titolo a squadre, sarà la quarta del gruppo di testa, insieme alla compagna Vladislava Urazova e alla belga Nina Derwael. La cinese Tang Xijing, argento ai mondiali di Stoccarda nel 2019, guiderà il secondo gruppo, quello, in teoria, delle dirette inseguitrici.

La finale AA femminile è uno degli eventi più seguiti di tutti i Giochi e il mondo attende la competizione con il fiato sospeso. Come andrà a finire? Ventiquattro donne qualificate, massimo due per nazione, gareggeranno in gruppi di sei, seguendo il giro olimpico (volteggio, parallele asimmetriche, trave e corpo libero). Il gruppo leader di Carey, Andrade, Lee, Melnikova, Urazova e Derwael inizierà al volteggio per poi chiudere sul quadrato centrale. Le ginnaste ammesse dal 7° al 12° posto – ossia la Tang, la francese Melanie de Jesus dos Santos, la britannica Jessica Gadirova, la seconda cinese Lu Yufei, l’ungherese Zsofia Kovacs e l’altra gemella Gadirova, Jennifer, partiranno sugli staggi asimmetrici concludendo sulla rincorsa dei 25 metri. E così via.

Le due azzurre Alice D’Amato e Martina Maggio, con il 15° e 21° posto in qualifica, andranno a guidare gli ultimi due raggruppamenti, aprendo la gara, rispettivamente, a trave e corpo libero. La storia olimpica insegna che i vincitori di medaglie vengono di solito dai gruppi che iniziano al volteggio, seguendo la corretta successione degli attrezzi. Almeno è andata così da quando il formato è stato introdotto nel 2004. La breaking news del Villaggio annuncia, infine, che mancherà anche Elsabeth Black. Al suo posto, non essendoci altre canadesi eleggibili, con il pettorale 19, quindi nel sestetto di Martina, subentra la prima riserva, l’olandese Lieke Wevers.